RiavviaMi: a Milano si donano pc
per la Dad ai ragazzi in difficoltà

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Il Comune di Milano ha aderito con entusiasmo al progetto RiavviaMi. Un progetto in linea con la chiamata del sindaco Giuseppe Sala a inizio pandemia“, spiega Roberta Cocco, assessore del Comune di Milano per la Trasformazione digitale e i Servizi Civici. “L’iniziativa – continua – consiste nel ricondizionare i computer che ci verranno donati e destinarli ai ragazzi delle scuole che non hanno la possibilità di avere un dispositivo per seguire la didattica a distanza“.

Il progetto che Milano ha sposato

L’assessore Cocco illustra poi più nel dettaglio il progetto RiavviaMi: “Il sindaco Sala a inizio pandemia aveva chiesto alle organizzazioni private di darci una mano. Insieme a loro volevamo affrontare il tema della disponibilità di dispositivi tecnologici per le famiglie e per i ragazzi che dovevano continuare la scuola a distanza“.

Si è quindi fatto avanti un partner tecnologico per RiavviaMi. “Lenovo si è subito proposta, e per noi questo è un progetto bellissimo. Perché permette ai vari contributori, organizzazioni private e anche singoli individui di poter donare il loro dispositivo ormai superato. Questo viene quindi rimesso in ordine in modo da poter servire ancora a ragazzi, studenti e famiglie che in quel momento magari non hanno la disponibilità di comprarsi un dispositivo nuovo“.

Come funziona RiavviaMi

L’entusiasmo dell’amministrazione cittadina per RiavviaMi è elevatissimo. “Per noi questo è un progetto importantissimo, perché la pandemia ci ha dimostrato quanto sia ancora importante completare la connettività su tutta la città e venire incontro ai cittadini. In particolare alle fasce più deboli e più fragili – insiste l’assessore Cocco –. Sono le fasce che noi siamo chiamati ad aiutare, affinché i ragazzi possano continuare la scuola a distanza“.

Partecipare a RiavviaMi è molto semplice. “Per aderire a questa iniziativa“, spiega Natasha Perfetti, Country Marketing Manager di Lenovo Italia, “basterà registrarsi su ‘Spazio Lenovo’ tramite il portale dedicato. I volontari verranno a domicilio per il ritiro del pc. In alternativa si possono consegnare personalmente nei punti di ricovero che abbiamo individuato. Quando usciremo dalla zona rossa, infine, potranno consegnarceli personalmente. Il prodotto viene quindi controllato, poi il nostro service lo invierà per ricondizionare il dispositivo. Significa che sarà sottoposto a sanificazione e che gli sostituiremo hard disk e memoria. Anche il sistema operativo viene reinstallato da capo“.

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