L’associazione degli ambulanti Assidea ha organizzato una manifestazione lungo tutte le arterie principali di Firenze. Il corteo dei furgoni degli ambulanti è partito dal centro all’ingrosso Metro di Calenzano per raggiungere attraverso il Ponte all’Indiano il cuore della città e salire sopra piazzale Michelangelo. “Riaprite i mercati” è l’unica richiesta fatta dai commercianti itineranti che hanno richiamato per questo sciopero circa 600 mezzi provenienti da tutta la Toscana. Chiedono la riapertura. Si ritrovano in zona rossa a fare i conti con le restrizioni imposte dal Governo. Secondo Confcommercio, l’80% degli ambulanti del centro storico è a rischio fallimento dopo la crisi, le chiusure e le mancate riaperture, nonché l’assenza di turisti in città.
Protesta degli ambulanti a Firenze: “Noi dobbiamo restare chiusi quando è tutto aperto”
“Mai più mercati chiusi” è l’appello degli ambulanti di Assidea che questa mattina sono scesi in strada a Firenze per chiedere la riapertura immediata dei mercati per tutte le categorie merceologiche e l’annullamento del pagamento del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021. “Siamo arrivati qui da ogni parte della Toscana per protesta contro un provvedimento, la chiusura dei mercati è profondamente iniqua“, ha spiegato le ragioni dello sciopero Giorgio Vannozzi di Assidea. “Le nostre province sono chiuse da più di un mese e mezzo. Siamo gli unici a lavorare all’aperto e gli unici chiusi“. Il corteo dei furgoni degli ambulanti è partito dal centro all’ingrosso Metro di Calenzano per raggiungere la città di Firenze e concludere il giro davanti alla sede della Regione Toscana.
Protesta ambulanti, Paragone: “Categoria ferma dopo grandi sforzi per mettersi in sicurezza”
Alla manifestazione organizzata da Assidea in sostegno degli ambulanti di tutta la Toscana ha partecipato anche il senatore Gianluigi Paragone. L’ex parlamentare del M5S è salito sul palco per sostenere la categoria: “Dove c’è un’economia reale in sofferenza mi troverete lì. L’ho sempre fatto da giornalista e anche adesso che sono in Parlamento. Queste persone sono colpite ingiustamente. Se stai all’aperto, già sei in sicurezza. E poi a tutte queste persone bisogna anche riconoscere che hanno messo tutto in sicurezza, pur non avendo una gran liquidità a disposizione”.