Pizza%3A+che+beffa+per+Flavio+Briatore+dopo+la+polemica+social
newsby
/cronaca/pizza-che-beffa-per-flavio-briatore-dopo-la-polemica-social/amp/
CRONACA

Pizza: che beffa per Flavio Briatore dopo la polemica social

La querelle tutta social che qualche settimana fa ha diviso Flavio Briatore e la pizza tradizionale napoletana ha portato a un primo round vinto dai pizzaioli partenopei. Crazy Pizza, il brand di pizze gourmet dell’imprenditore cuneese, non è tra le 50 cinquanta pizzerie della più autorevole classifica italiana del settore, 50 Top Pizza. Non è neanche tra le prime 100, se è per questo.

Va detto che le due sedi italiane di Crazy Pizza, quelle di Roma e di Milano, hanno aperto rispettivamente il 15 febbraio poche settimane dopo e le guide sono lavorate sempre con molti mesi di anticipo rispetto a quando vengono presentate. Resta il fatto, tuttavia, che 50 Top Pizza, creata nel 2017 e in breve affermatasi come la principale guida del settore, ha un approccio assai tradizionale alla materia. Ha spesso premiato locali in cui la margherita costa poco. Proprio quello che Briatore contesta. “Ma come fanno a far pagare una pizza quattro o cinque euro?”, si chiese nei giorni della polemica.

La pizza tradizionale batte Flavio Briatore, che vorrà rifarsi l’anno prossimo

Insomma, con queste premesse l’esclusione della pizza al Pata Negra (65 euro), al salame&Gorgonzola (23,50 euro) e al Tartufo (52 euro) proposte nei locali di Flavio Briatore non sorprende affatto. Meglio, molto meglio, per i curatori di 50 Top Pizza, rinomati maestri classicisti che vendono la margherita a 6 euro. Come Francesco Martucci che si piazza al primo posto della classifica col suo locale casertano, i Masanielli. Come Ciro Salvo di 50 Kalò a Napoli, secondo classificato, che propone la Marinara addirittura a 5 euro. O come Diego Vitagliano con la sua pizzeria 10 a Napoli. Un podio tutto campano da cui è escluso, con un po’ di scalpore, il maestro assoluto della pizza italiana degli ultimi anni, Franco Pepe, che con il suo Pepe in Grani a Caiazzo (Caserta), quest’anno scivola al 14° posto.

La regione Campania si accaparra l’intero podio. Occupa poi sei dei primi dieci posti e trenta dei primi cento. Ma c’è spazio anche per regioni insospettabili come il Veneto, che conquista il quarto posto con i Tigli di San Bonifacio (Verona) di Simone Padoan. E nella top ten figurano anche due locali romani (Seu Pizza Illuminati al sesto posto e 180g Pizzeria Romana all’ottavo) e un classico milanese, Dry, al nono posto.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

Recent Posts

Lotta alla crisi climatica, quali Paesi si impegnano di più?

Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…

2 ore ago

L’Italia è al secondo posto in Europa per obesità infantile

Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…

1 giorno ago

Sciopero nazionale della sanità: medici, infermieri e personale sanitario incrociano le braccia

Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…

2 giorni ago

Donald Trump: le prime mosse per una nuova amministrazione

Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…

2 giorni ago

Bonus Natale 2024: raddoppiano i beneficiari e crescono le opportunità per le famiglie italiane

Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…

3 giorni ago

Volano stracci tra un fedelissimo di Donald Trump ed Elon Musk: a far discutere sarebbero le nomine

Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…

3 giorni ago