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Il Pio Albergo Trivulzio di Milano riapre alle visite dei famigliari. Ad annunciarlo è Fabrizio Pregliasco, supervisore della più grande residenza per anziani del capoluogo lombardo. “Al Pio Albergo Trivulzio si è voluto anticipare una pianificazione di incontri dal vivo sulla base degli accordi che ci sono stati con il Comitato Parenti, con il quale abbiamo seguito questo progetto“, le sue parole fuori dalla Rsa.
Pregliasco ha poi presentato il piano e le inevitabili misure di sicurezza che dovranno essere adottate. “L’idea è quella di progressivamente garantire una visita ogni 15 giorni per ogni ospite. La priorità è stata data agli ospiti più anziani, che secondo il servizio di psicologia necessitano di avere quanto prima questo contatto. Ovviamente previa verifica delle loro condizioni cliniche e dei famigliari“, le sue parole. E ancora: “Questi si prenotano e seguono una prassi simile a quella dell’aeroporto. Vengono vestiti con dispositivi di protezione individuale, mascherina, guanti, sovracamice e cuffia e le visite saranno circa di un’ora con la presenza dell’infermiere referente dell’ospite. Il distanziamento sarà di due metri, negli spazi aperti“. Si parte oggi con “due visite al mattino e due al pomeriggio della durata di un’ora“, aggiunge Pregliaso.
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Una piccola delegazione di familiari del Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Pio Albergo Trivulzio è arrivata questa mattina davanti alla più grande Rsa di Milano per esprimere soddisfazione per la riapertura delle visite ai parenti dopo il rifiuto iniziale. “Dobbiamo ringraziare il prefetto di Milano, Renato Saccone, che è stato molto sensibile e ha compreso la nostra richiesta di riapertura delle visite in maniera molto profonda. Il suo intervento ci ha portato a questo risultato di oggi, con i parenti degli anziani che potranno tornare, seppur in via sperimentale, a fare visita ai propri cari – spiega Fabio Scottà, vicepresidente del Comitato -. Monitoreremo la situazione nella speranza che si possano aumentare i numeri al più presto, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza“.
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“Una sensazione bellissima, non vedevo mia mamma da 4 mesi: sta benissimo, non credevo“. Così Antonio Oriolano, il primo familiare che ha fatto visita alla mamma, ospite del Pio Albergo Trivulzio di Milano. “Le prime parole della mamma? Finalmente ti riconosco, quando ho abbassato la mascherina un momento lei si è messa a piangere. Manca ancora tanto abbracciarla, tornerò appena mi richiamano“.
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