Philippe Daverio è morto nella notte tra martedì e mercoledì, stroncato da una brutta malattia con cui stava combattendo da tempo in gran segreto. Avrebbe compiuto 71 anni tra poco più di un mese.
L’annuncio dell’amica regista
Nato in Alsazia, a Mulhouse, il 17 ottobre 1949, Daverio ricevette un’educazione ottocentesca e fece studi in economia prima di concentrarsi sul mondo dell’arte. Aperta la prima galleria personale nel 1975, divenne gallerista ed editore. La grande fama arrivò grazie ad alcune fortunate trasmissioni televisive e alla collaborazione con importanti quotidiani e settimanali come ‘Il Corriere della Sera’, ‘Il Sole 24 Ore’ o ‘Panorama’.
Il decesso è avvenuto nell’Istituto dei Tumori di Milano. A renderlo noto all’Ansa è stata Andrée Ruth Shammah, regista e direttrice del Teatro Franco Parenti di Milano. “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe Daverio è venuto a mancare stanotte“, è stato il suo messaggio.
Philippe Daverio: dall’economia all’arte
Il padre del gallerista, Napoleone Daverio, era un costruttore italiano. La madre (Aurelia Hauss) invece era francese e alsaziana. Dopo aver frequentato il collegio, tornò in Italia e proseguì gli studi in Lombardia. Completò infatti la formazione liceale alla Scuola europea di Varese, per poi iscriversi all’Università Bocconi di Milano. Terminò gli esami, ma non presentò mai la tesi: “In quegli anni si andava all’università per studiare e non per laurearsi“, scherzò in seguito.
Il suo destino professionale, oltre che il suo principale interesse, era però rivolto al mondo dell’arte. Presentò quindi alla città di Milano i movimenti di avanguardia del primo Novecento aprendo in via Monte Napoleone la “Galleria Philippe Daverio” nel 1975 (appena 26enne). Solo undici anni dopo riuscì a inaugurarne una analoga a New York.
In tv, università e in politica
Divenuto editore di decine di opere sul mondo dell’arte, passò quindi in televisione. Inviato di Art’è su Rai 3 e poi autore e conduttore di Art.tù, Philippe Daverio divenne un volto noto al pubblico nostrano tra il 2002 e il 2012. Fu quello il periodo in cui condusse Passepartout su Rai 3.
Professore universitario alla IULM, al Politecnico di Milano e all’Università degli Studi di Palermo, Philippe Daverio ha spesso fatto l’occhiolino anche al mondo della politica. Tra il 1993 e il 1997 fu infatti assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali a Milano. Sindaco era Marco Formentini (Lega Nord). Successivamente bibliotecario del Comune di Salemi quando sindaco era Vittorio Sgarbi, nel 2009 si candidò consigliere provinciale di Milano nella lista civica di Filippo Penati.