Nonostante il lockdown generalizzato, a Pasqua chi ha una seconda casa in un’altra provincia o regione potrà raggiungerla, a prescindere dal colore della zona di provenienza. Non mancheranno però delle condizioni da rispettare: l’immobile dovrà essere disabitato e dopo l’arrivo non sarà possibile ospitare amici o altri parenti. Alcune regioni, inoltre, hanno introdotto ulteriori limitazioni per ridurre il più possibile gli spostamenti verso le seconde case.
Si possono raggiungere le seconde case in Sardegna?
È il caso della Sardegna, che ha vietato l’ingresso nel proprio territorio per esigenze diverse da quelle di salute, lavoro e necessità. I titolari di seconde case non potranno approdare sull’isola per una ragione differente. Tutti i controlli spetteranno al personale di porti e aeroporti, che dovranno verificare che i viaggiatori siano in possesso dell’autocertificazione e che abbiano fatto un tampone con esito negativo prima di arrivare. In alcuni paesi, tra cui Sant’Antioco, si è deciso di imporre la quarantena ai viaggiatori, a prescindere dal risultato del tampone.
Le limitazioni nelle altre regioni
Anche il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta hanno deciso di emettere delle ordinanze restrittive per limitare gli spostamenti nelle seconde case. Anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani, è intenzionato a limitare l’afflusso di turisti sul territorio regionale nel weekend di Pasqua. Il rischio, tuttavia, è questi provvedimenti possano essere dichiarati illegittimi dal Tar, com’è già successo in passato. Solo il governo nazionale, infatti, è autorizzato a imporre delle limitazioni così stringenti alla libertà personale. In Toscana, per esempio, era stato ritenuto non legittimo un provvedimento che permetteva l’arrivo nelle seconde case solo a chi aveva il medico di famiglia nella regione.
La situazione in Sicilia e Campania
In Sicilia non sono previste particolari limitazioni, tuttavia tutti coloro che raggiungeranno l’isola dovranno esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo. In alternativa, chi non vorrà sottoporsi a tampone o test rapido dovrà fare un periodo di quarantena in seguito allo sbarco. La Campania vieta l’accesso alle seconde case, entro il perimetro dei confini regionali, ai residenti nella regione. Lo consente, invece, a chi viene da fuori.