Per il secondo anno consecutivo l’Italia si prepara a vivere una Pasqua in lockdown. Tutte le regioni (a eccezione di eventuali zone bianche) saranno in zona rossa dal 3 al 5 aprile. In quei giorni sarà possibile effettuare un solo spostamento al giorno, riservato al massimo a due persone conviventi. Queste potranno portare con loro minori di 14 anni e persone non autosufficienti, purché anche in quel caso siano conviventi. Per verificare il rispetto delle regole sono previsti dei controlli capillari da parte delle forze dell’ordine. Ne ha parlato Luciana Lamorgese, la ministra dell’Interno, nel corso di un’intervista al quotidiano “La Stampa”.
L’appello alla responsabilità individuale
“Purtroppo a causa della crescita dei contagi, gli italiani sono chiamati ad altri sacrifici dopo un anno di forti limitazioni non facili per le famiglie e le imprese”, ha spiegato Lamorgese. “Le forze di polizia, i militari e le polizie locali, come sempre, faranno la loro parte per svolgere controlli capillari sul territorio. Ma un effettivo rispetto delle regole, che in questo contesto è finalizzato alla tutela della salute di tutti i cittadini, dipende soprattutto dai comportamenti individuali e dal senso civico che ci deve legare come comunità nazionale”, ha aggiunto. Lamorgese ha poi sottolineato che il governo guidato dal presidente Draghi è chiamato ad affrontare un’emergenza sanitaria e una campagna di vaccinazioni senza precedente, ha anche il compito di scrivere il Recovery Plan e di tenere insieme una base parlamentare molto ampia e variegata su temi in alcuni casi divisivi.
Lamorgese: “L’azione di governo deve cercare un punto di equilibrio”
“Per quel che riguarda il ministero dell’Interno, l’azione di governo deve mirare a individuare un punto di equilibrio, senza forzare in un senso o nell’altro che offra garanzie sufficienti a tutte le posizioni in campo. Con questo spirito, due giorni fa ho ricevuto al Viminale il senatore Matteo Salvini e allo stesso modo, se lo chiederanno, mi confronterò con gli altri leader dei partiti”, ha aggiunto Lamorgese.
Si complica la gestione dei flussi migratori
Parlando dei flussi migratori, la ministra dell’Interno ha spiegato che a causa dell’attuale crisi economica la situazione è diventata ancora più complicata da gestire, anche perché sono in aumento, soprattutto dalla Turchia, gli sbarchi autonomi che possono essere fermati solo in partenza. “L’Italia sta facendo il massimo sforzo, anche sollecitando l’Europa per l’avvio di nuove forme di partenariato con iniziative tese allo sviluppo e azioni finalizzate al contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani. Purtroppo si ripetono naufragi in mare con la perdita di molte vite umane: si tratta di tragedie inaccettabili per l’Italia, che ha sempre avuto tra le sue priorità la difesa dei diritti dell’uomo, primo tra tutti il diritto alla vita. In questo contesto vanno considerate, come elemento di difficoltà, le condizioni di instabilità dei governi di alcuni Paesi di origine e di transito dei flussi migratori”, ha concluso Lamorgese.