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Alcuni ristoratori milanesi e lavoratori a partita Iva hanno manifestato in Piazza della Scala, davanti al Comune di Milano, per chiedere all’amministrazione comunale aiuti concreti per fronteggiare la crisi economica che li ha colpiti dopo l’emergenza Covid. “Siamo schiavizzati da una burocrazia inefficiente e dannosa per tutti“, “Le attività chiudono e Sala fa le ciclabili” e “Basta accise e Iva, oneri di sistema sulle bollette. Paghiamo solo il consumo” sono solo tre dei tanti cartelli esposti dai manifestanti.
La rabbia dei lavoratori a partita Iva
Tra le richieste c’è quella di sospendere la tassa dei rifiuti e l’occupazione di suolo pubblico fino alla fine del 2021. I manifestanti si sono inginocchiati in segno di solidarietà per i lavoratori a partita Iva. “Dimenticati da tutti, quello che sta succedendo è vergognoso. Ricordiamo coloro che in questi mesi si sono suicidati. Finora sono stati in tutto 47. Siamo tutti indignati“, affermano.
“Oggi sono tutte partite Iva. Quindi non solo ristoratori, ma anche chi organizza eventi, tassisti e qualsiasi tipo di partita Iva“, spiega uno dei manifestanti. “A noi praticamente non ci considera quasi nessuno. Potevamo avere un colloquio [con il sindaco Beppe Sala, ndr] insieme ad altre associazioni, ma non ho voluto. Il motivo è che volevamo andare direttamente, senza essere politicizzati. Dovevamo andare io e altri due rappresentanti di altre associazioni. Ma non accettiamo di andare dal sindaco con altri politici o federazioni“.
Prossima fase: fondare una lista civica
E i lavoratori a partita Iva non intendono fermarsi qui: “Adesso finisce la prima fase. Da stasera faremo una grande festa. Mi tolgo dalla piazza, anche se stiamo studiando di fare una targa da attaccare in piazza. Così lasceremmo per sempre un segnale della nostra protesta. Da oggi passiamo alla seconda fase, in cui costituiremo una lista civica. L’obiettivo è candidarsi per diventare il prossimo sindaco di Milano“.
