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Papa Francesco torna a intervenire sul tema dei vaccini contro il Covid-19 e in un videomessaggio lancia un nuovo appello ad aderire alla campagna vaccinale. “Grazie a Dio e al lavoro di molti oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri“, ha dichiarato il Pontefice. Un appello alla diffusione universale delle cure, che Francesco aveva già fatto in precedenza.
“Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore“, spiega il Papa. “Vaccinarci è un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili“.
Il Papa: “L’amore è anche sociale e politico”
“Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli“. Infatti, sostiene Papa Francesco, “l’amore è anche sociale e politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personali capaci di trasformare e migliorare le società“. “Chiedo a Dio che ognuno possa fare la propria parte con il suo piccolo granello di sabbia, il suo piccolo gesto di amore per contribuire in un futuro migliore“. E conclude: “Per quanto piccolo sia il gesto, l’amore è sempre grande“.
La campagna vaccinale nel Continente americano
Il Papa ha diffuso il videomessaggio nel quadro della campagna internazionale “De ti depende” (Dipende da te) per la vaccinazione anti-Covid. Vi hanno partecipato anche alcuni esponenti della Chiesa cattolica degli Stati Uniti e del Sudamerica. Una mossa del Vaticano per contrastare il fenomeno dei no vax che in quel Continente è ampio tra i Cattolici e tra i membri del clero. Ad esempio, il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, contrario al vaccino è da pochi giorni intubato a causa del Covid-19.
La ferma presa di posizione del Papa sui dipendenti che non si vaccinano
Una posizione che il Vaticano non ha mai condiviso. Già a febbraio, un decreto del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello, prevedeva per i dipendenti che non si vaccinano conseguenze fino al demansionamento o all’interruzione del rapporto di lavoro. Naturalmente, fa eccezione chi non può farlo per ragioni di salute, sebbene anche in questi casi, verrà destinato ad altre funzioni, se non compatibili con la sicurezza personale e degli altri.