Senza suscitare troppo clamore, nel pomeriggio di ieri, domenica 4 luglio, Papa Francesco ha raggiunto il Policlinico Gemelli di Roma per essere ricoverato. Il tutto è avvenuto dopo la consueta conduzione dell’Angelus. Il Pontefice si è sottoposto a un intervento chirurgico programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, in modo specifico “del sigma”. L’intervento, non particolarmente problematico, è andato bene, come ha reso noto Matteo Bruni, il direttore della Sala Stampa vaticana, in tarda serata. “Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal professor Sergio Alfieri con l’assistenza del professor Luigi Sofo, del dottor Antonio Tortorelli e della dottoressa Roberta Menghi”, ha spiegato il portavoce. “L’anestesia è stata condotta dal professor Massimo Antonelli, dalla professoressa Liliana Sollazzi e dai dottori Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria il professor Giovanni Battista Doglietto e il professor Roberto Bernabei”.
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Il primo ricovero ospedaliero di Papa Francesco
Per Jorge Mario Bergoglio si è trattato del primo ricovero ospedaliero da quando è diventato Papa. Ora il Santo Padre dovrà restare per almeno cinque giorni al decimo piano del Policlinico Gemelli. Trascorrerà la sua degenza all’interno degli stessi locali che ospitarono i sette ricoveri di Giovanni Paolo II e per questo ribattezzati “il terzo Vaticano”. In generale, negli ultimi decenni Bergoglio si è sottoposto a pochissimi interventi chirurgici, l’ultimo dei quali svolto in segreto un paio di anni fa per curare una cataratta. Per trovare il penultimo è necessario tornare indietro fino a quando Bergoglio aveva 21 anni. A quell’età il futuro Papa si sottopose all’asportazione di un lobo del polmone destro a Buenos Aires.
La scelta del mese in cui operarsi
La scelta di Papa Francesco di ricoverarsi a luglio non è stata casuale. Nel corso del mese estivo, infatti, il Santo Padre tende sempre a ridurre gli impegni e a interrompere le udienze, così da potersi concedere un po’ di riposo. La necessità dell’operazione era stata stabilita negli scorsi mesi da Roberto Bernabei, medico personale del Pontefice e nome importante della Gerontologia italiana. Durante l’Angelus precedente al suo ricovero Francesco aveva chiesto ai fedeli di pregare per lui, senza specificarne il motivo.