Papa Francesco dimesso dall’ospedale, torna in Vaticano

Papa Francesco è stato dimesso questa mattina, 14 luglio, dal Policlinico Gemelli di Roma. È tornato in Vaticano a bordo della sua auto personale. Era ricoverato nell’ospedale dal 4 luglio. Il Pontefice si era sottoposto a un intervento chirurgico programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, in modo specifico “del sigma”. 

La convalescenza di Papa Francesco

L’intervento non è stato particolarmente problematico. Si tratta di una malattia piuttosto comune, che ha colpito anche personaggi noti nel mondo della politica e dello spettacolo, come ad esempio Fidel Castro.

La convalescenza di Papa Francesco è durata dieci giorni. La sua stanza si trovava al decimo piano del Policlinico Gemelli. Ha trascorso la degenza all’interno degli stessi locali che ospitarono i sette ricoveri di Giovanni Paolo II e per questo ribattezzatiil terzo Vaticano”.

Durante i primi giorni il Pontefice ha avuto un unico episodio febbrile che ha fatto temere complicazioni. I risultati della tac fatta la mattina successiva e gli esami quotidiani hanno tuttavia rassicurato i medici sulle condizioni di salute di Papa Francesco.

Gli auguri e la vicinanza dei fedeli

Negli ultimi giorni i fedeli hanno fatto sentire la loro vicinanza al Santo Padre, augurandogli una pronta guarigione e pregando per lui. La notizia del ricovero al Policlinico Gemelli ha lasciato senza parole molti di loro, del tutto ignari dei problemi di salute del Pontefice.

E anche Papa Francesco non ha fatto mancare la sua presenza ai fedeli. Domenica 11 luglio, infatti, si è affacciato per la preghiera domenicale da un balcone del Policlinico Gemelli e ha celebrato ugualmente l’Angelus. Accanto a lui, alcuni bambini ricoverati nel reparto di oncologia dell’ospedale.

Nonostante le elevate temperature in tantissimi fedeli, facendosi scudo con ombrellini e cappellini, hanno accompagnato con calore la recita della preghiera domenicale. Il Pontefice ha dedicato un passaggio dell’Angelus proprio ai medici e agli operatori sanitari.

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