Palermo, droga e cellulari in carcere: ecco come entravano

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Dentro il carcere Ucciardone di Palermo entravano droga e mini telefonini. Lo ha scoperto il nucleo della polizia penitenziaria, che a conclusione di una lunga indagine nell’ambito dell’operazione “Mobile phones in cell” ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare e arrestato cinque persone, tra cui un agente, accusate di corruzione e commercio illecito di sostanze stupefacenti.

Il gip di Palermo ha firmato i provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Scafidi, del detenuto Fabrizio Tre Re, della moglie Teresa Altieri, di Rosario Di Fiore e James Burgio, indicati dall’ordinanza come i “fornitori”. Giuseppe Scafidi, Fabrizio Tre Re, Teresa Altieri e Rosario Di Fiore devono rispondere di corruzione. Tre Re e Burgio sono indagati anche per commercio illecito di sostanze stupefacenti.

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