Oromo in piazza a Roma: “In Etiopia niente democrazia, Ue intervenga”

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Tra i tanti angoli di mondo caratterizzati da situazioni geopolitiche delicatissime c’è anche l’Etiopia. Paese africano ben noto all’Italia (che la colonizzò ai tempi del Ventennio), qui convivono diverse etnie spesso contrapposte le une alle altre, come gli Amarici, i Tigrini e gli Oromo. E proprio questi ultimi stanno vivendo settimane di fortissima agitazione per gli interventi governativi. Tanto da decidere di raccontare la loro storia in piazza, a Roma.

Il dramma degli Oromo

Noi siamo la comunità italiana degli Oromo, siamo etiopi. Siamo qui per fare una dimostrazione in pubblica piazza, e per chiedere attenzione al governo italiano. Diciamo basta all’attuale governo in Etiopia guidato da Abiy Ahmed, che è un dittatore. Sta incarcerando tutti gli attivisti e i politici Oromo“, dice un attivista della manifestazione messa in atto questa mattina davanti Montecitorio da parte della comunità Oromo italiana.

Nelle ultime settimane in Etiopia ci sono stati violenti scontri dopo l’assassinio di Hachalu Hundessa, celebre cantante e attivista Oromo ucciso nella notte del 29 giugno. “Chiediamo ai cittadini e al governo italiano di aiutare e stare al fianco del nostro popolo. Noi vogliamo la democrazia“, aggiunge il dimostrante.

“Basta oppressione, riportiamo i diritti umani”

Anche un altro manifestante aggiunge ulteriori dettagli sulla delicata situazione: “Chiediamo la tregua per il popolo Oromo e che vengano liberati immediatamente tutti i prigionieri politici. Abbiamo difficoltà ad accedere ad informazioni, perché c’è il lockdown. Ma si parla di circa cinquemila prigionieri da quando è stato assassinato l’artista e spina dorsale del Paese Hachalu Hundessa. Il suo assassinio è avvenuto lunedì scorso. Da allora, come diretta conseguenza, sono stati arrestati anche circa trenta giornalisti di diverse nazionalità“.

In Etiopia al giorno d’oggi c’è oppressione, non c’è libertà di espressione. Quello che noi chiediamo è che lo Stato italiano e la comunità europea studi con maggiore attenzione il livello dei diritti umani in Etiopia. In particolare per quanto riguarda gli Oromo“, conclude.

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