Essere No Vax e contemporaneamente medici comincia ad avere le prime conseguenze. E così diverse zone d’Italia vedono i primi operatori sanitari ufficialmente sospesi a causa del loro rifiuto di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid.
In tal senso una Regione a muoversi ufficialmente è stata la Sardegna. “I primi a essere sospesi – ha spiegato il commissario straordinario di Ares Ats sull’isola, Massimo Temussi, come riferisce l’Ansa – saranno i dipendenti No Vax che lavorano nelle strutture sanitarie del nord della Sardegna. Sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di Ats Sardegna“. Le altre lettere sono destinate a 8 medici convenzionati e 32 lavoratori dell’Aou di Sassari.
I medici No Vax, peraltro, non saranno nemmeno pagati durante l’interruzione del loro lavoro. “Per il personale che non si farà vaccinare scatterà la sospensione immediata dello stipendio – conferma il commissario dell’azienda ospedaliero-universitaria, Antonio Lorenzo Spano –. C’è una sola esclusione, che riguarda coloro a cui non è possibile effettuarlo per specifici motivi sanitari. I trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all’interno dei nostri ospedali“.
Situazione per certi versi ancora più complicata a Cervarese Santa Croce. Comunità certamente molto più ridotta dell’intera Sardegna, ma che si è vista improvvisamente nella situazione di non avere più medici di base nel territorio comunale. L’unica, la dottoressa Dina Sandon, è infatti a sua volta No Vax. E anche per lei è scattata la sospensione, che ha colto di sorpresa i suoi circa 1.300 assistiti. Ossia l’intera cittadinanza del paese, che si trova in provincia di Padova.
“Si avvisano i signori pazienti che da oggi sono stata sospesa dal mio incarico di medicina generale per non aver effettuato il vaccino obbligatorio contro il Covid-19“, è il messaggio che la dottoressa Sandon ha affisso alla porta dell’ambulatorio. E la cittadinanza è rimasta stupefatta: “Mai avrei pensato che fosse una No Vax. In tutti questi anni è stata sempre disponibile, di grande aiuto. E mai ha fatto discorsi strani“, ha dichiarato una paziente. Ora lei e i concittadini dovranno rivolgersi a medici dei Comuni limitrofi. E chissà che la stessa situazione non sia destinata a verificarsi anche altrove.
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