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Momenti di tensione e cariche di alleggerimento per instradare il corteo ed evitare che raggiungesse obiettivi sensibili. Per il tredicesimo sabato consecutivo, i manifestanti ‘No Green pass’ milanesi si sono ritrovati in piazza Fontana a Milano per protestare contro l’obbligo del certificato verde, nonostante la mancanza di autorizzazioni. Ed erano tanti, ben 10 mila, per le strade del capoluogo lombardo in una manifestazione che è durata ben cinque ore.
Milano: tensione tra manifestanti e Polizia
Come spiega l’Ansa, l’apprensione è salita quando in testa al corteo è salito un gruppo di anarchici. In quel momento, infatti, i No Green pass stavano per dirigersi verso la sede milanese della CGIL a Corso di Porta Vittoria. Le forze dell’ordine li hanno però respinti. Altre cariche di alleggerimento sono avvenute presso Porta Venezia, in Largo La Foppa e in via Borgogna.
Proprio in via Borgogna le cariche della Polizia sono state due, nel momento in cui il fronte dei No Green pass ha tentato di forzare il cordone degli agenti. Il gruppo dei manifestanti era composto da anarchici, militanti dei centri sociali, ma anche gente comune. La Questura di Milano ha riferito all’Ansa del bilancio finale, con 16 persone identificate, nove accompagnate in Questura e un arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
No Green pass: le ragioni del corteo di Palermo
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Alcune centinaia di persone si sono invece ritrovate a piazza Verdi a Palermo, davanti al Teatro Massimo, per inscenare una protesta contro il provvedimento del Green Pass obbligatorio. I manifestanti hanno sottolineato che a loro dire questo provvedimento vada contro la Costituzione e più nello specifico contro la ripartenza del Paese.
In piazza anche diversi studenti universitari, i quali sostengono che il Green Pass obbligatorio per entrare nelle aule non consente di raggiungere la frequentazione delle lezioni a pieno organico nelle varie facoltà. A protestare anche alcune sigle sindacali.