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Flash mob di infermieri davanti all’ospedale Niguarda di Milano. I manifestanti lamentano una cattiva gestione durante l’emergenza Covid e chiedono a gran voce maggior rispetto per la loro categoria rimasta sempre in prima linea durante la battaglia al Coronavirus. “Prima eroi, ora fantasmi. Siamo sempre gli stessi” e “Siamo gli eroi senza i presidi“, sono alcuni dei cori che si concedono.
“Si sono dimenticati di noi”
“Dopo questa situazione del Coronavirus chiediamo alle istituzioni di non essere dimenticati. Questo è il principale motivo della nostra protesta. Prima ci hanno osannato e adesso non si ricordano più di noi. È vergognoso. La nostra figura non è più valorizzata. Ci hanno dato un’indennità una tantum, ma le nostre richieste sono ben altro. Vogliamo un adeguamento degli stipendi al livello europeo“. spiega Angelo Macchia, responsabile regionale del sindacato Nursing up che si è unito alla protesta del Niguarda.
Niguarda, parlano gli infermieri
“Siamo qui per manifestare il nostro disappunto sul Contratto Collettivo Nazionale del lavoro – spiega invece un’infermiera del Niguarda –. Vogliamo un contratto nuovo, che ci permetta di uscire dal sistema della contrattazione separata. Noi professionisti sanitari non meritiamo stipendi così bassi o non essere riconosciuti come veri professionisti. Quindi vogliamo uscire dal comparto avendo una contrattazione separata e stipendi dignitosi“.
“Con la pandemia ci hanno chiamato eroi e angeli. Appellativi che neanche ci rispecchiano, perché noi siamo tutti professionisti e vogliamo il riconoscimento della professione. Che a tutt’oggi è stata dimenticata“, aggiunge una sua collega. E il personale del Niguarda non ci sta più.