Nembro, un rintocco di campana per ognuna delle 188 vittime del Covid

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Un rintocco di campana per ognuna delle 188 vittime del Covid. Un momento di ricordo collettivo a Nembro, paesino in provincia di Bergamo con poco più di diecimila abitanti, falcidiato dal Coronavirus.

Questa sera Nembro ricorda i 188 morti che dal 23 febbraio al 30 aprile abbiamo avuto a Nembro a causa della pandemia e del COVID-19. Non era ancora stato possibile elaborare il lutto pubblicamente“, racconta il sindaco Claudio Cancelli.

L’omaggio ai caduti e il “senso di colpa” di Nembro

In quel periodo la nostra comunità è stata travolta dalle malattie, dalle persone che morivano e ognuno di noi ha cercato di elaborare questo lutto nelle nostre case. Abbiamo cercato di tenerci vicino, ma eravamo tutti separati“, sottolinea il primo cittadino di Nembro.

Ora che abbiamo questa possibilità, rendiamo omaggio ai nostri caduti. Questa sera siamo anche nel luogo giusto per ricordare e riconoscere il valore di queste persone – spiega ancora –. È un modo per elaborare questo lutto collettivamente, in presenza, e magari superare anche quel senso di colpa che abbiamo avuto quando a Nembro le persone morivano e non abbiamo potuto accompagnarle. Un gesto che ci aiuta anche a sentirci in pace con la nostra coscienza, visto che tanti nostri concittadini sono purtroppo morti in solitudine“.

E Nembro ora prova a ripartire: “Oggi abbiamo di fronte un periodo di ricostruzione e se vogliamo di rinascita. Abbiamo bisogno di portare con noi anche il ricordo di queste persone e dei valori che ci hanno trasmesso“, conclude il sindaco.

Il lavoro dei Carabinieri per la comunità

Sono centinaia le persone commosse che hanno riempito il campo sportivo comunale di Nembro: parenti, amici, autorità. Tra loro anche il Colonnello dei Carabinieri Paolo Storoni. Proprio lui nel momento più difficile ha deciso, con tutta l’Arma, di dare una mano in prima persona alla comunità, trasportando e rendendo possibile la cremazione di tanti defunti della provincia di Bergamo.

Come Arma dei Carabinieri – spiega il Colonnello – abbiamo fatto quello che era giusto fare. Far sentire, con tutti i mezzi a nostra disposizione, la nostra vicinanza alle persone che vivono in questo territorio di Nembro“.

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