Navigator, proteste in tutta Italia: “Vogliamo rinnovo del contratto”

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In tutta Italia, e anche a Torino, sotto la Prefettura, è una giornata di mobilitazione per i navigator, che protestano per chiedere la proroga del contratto. “Siamo qui oggi per chiedere la proroga del contratto perché queste figure specialistiche integrano l’organico dei centri dell’impiego“, spiegano i manifestanti.

Da Torino c’è fiducia verso Draghi: “Vedremo il nuovo ministro”

Io sono navigator, quest’anno è stato un anno duro perché ci siamo dovuti adeguare a nuovi metodi di lavoro a causa della pandemia“, racconta un navigator sotto la Mole. E ancora: “Non solo l’emergenza, ci ha rallentato il ritardo normativo e attuativo per far partire il progetto, poi la situazione politica non dà un punto fermo“.

I navigator guardano però con positività alla formazione di un nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. “Draghi? Sono fiduciosa. Il termine navigator può essere messo da parte, ma la risorsa no e non può farlo nemmeno Draghi. È umano avere preoccupazioni per il futuro, ma c’è anche la speranza, vedremo chi sarà il nostro nuovo ministro del lavoro“.

I navigator di Milano: “Non siamo problema politico, abbiamo valore aggiunto”

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L’agitazione, però, riguarda come detto anche il resto d’Italia. Una manifestazione di protesta ha infatti avuto luogo questa mattina, organizzata dai navigator sotto la Prefettura di Milano. Assunti nel 2019 per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare un lavoro, ora si trovano senza prospettive per il loro futuro dal momento che il 30 aprile scadrà il contratto con Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro).

Le sigle Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp chiedono la proroga dei contratti, una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di Anpal e nuove assunzioni nei centri per l’impiego. “Noi chiediamo la proroga del nostro contratto, ma perché dev’essere il riconoscimento del nostro valore aggiunto. Non perché politicamente è difficile lasciare a casa 2700 lavoratori. Perché abbiamo lavorato in condizioni difficili, ci siamo impegnati e abbiamo ottenuto risultati che per il contesto sono eccezionali. E questo dev’essere detto“, tuonano i navigator milanesi.

Da Napoli: “Navigator non hanno fatto niente? Ecco perché non è vero”

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Parole analoghe a quelle che si possono ascoltare in una simile manifestazione organizzata a Napoli. “È stato un anno difficile, ma siamo comunque riusciti a portare a casa dei risultati. Non è assolutamente vero che i navigator non hanno fatto nulla. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare da remoto. Ormai siamo dei professionisti formati e siamo certi che la nostra figura possa essere sganciata dal reddito di cittadinanza. Ci hanno un po’ legati al futuro del M5S, e pensiamo che sia il momento di andare oltre“. Così Rossella Cartolano, navigator campana, a margine del presidio all’esterno della Prefettura di Napoli.

La scadenza del nostro contratto è prossima, e al momento non ci sono tracce di programmazione economica in relazione al nostro ruolo. Siamo comunque fiduciosi in vista della formazione del nuovo governo. Chiediamo solo che sia dato il giusto valore alla nostra professionalità“, ha commentato una delle navigator presenti al presidio di protesta per chiedere il rinnovo dei contratti in vista della scadenza. E i lavoratori che aspettano certezze sul proprio futuro sono migliaia in tutto il Paese.

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