A partire da oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, entrano in vigore delle nuove restrizioni per chi arriva in Italia dall’estero. Le regole varranno anche per tutti quegli italiani che decideranno di trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno fuori dai confini nazionali.
L’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, riguarda infatti tutti i cittadini – italiani e stranieri – che negli ultimi 14 giorni hanno soggiornato all’estero. Ma ci sono delle differenze a seconda dei Paesi di provenienza. Vediamole nel dettaglio.
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Il rientro in Italia dall’estero: i Paesi Ue
Devono compilare il Plf, il Passenger Locator Form, e presentare l’esito negativo di un test molecolare (valido 48 ore) o antigenico (24 ore) tutti i passeggeri vaccinati. Coloro che invece non sono vaccinati hanno l’obbligo di presentare un test negativo sia all’arrivo sia al termine di un periodo di isolamento fiduciario di cinque giorni.
Queste indicazioni valgono per chi rientra da: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faroe e Groenlandia); Estonia, Finlandia, Francia (compresi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte); Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania e Lussemburgo.
A questi si aggiungono: Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania; Slovacchia, Slovenia, Spagna (compresi i territori del continente africano), Svezia; Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.
Le nazioni della lista D della Farnesina
Leggermente differenti, invece, le indicazioni per chi ha soggiornato nelle ultime due settimane in uno dei Paesi della cosiddetta “lista D” del Ministero della Salute, aggiornata in accordo con la Farnesina. Gli Stati sono: Argentina, Australia, Bahrain, Canada, Cile, Colombia, Giappone; Indonesia, Israele, Kuwait.
Ma anche: Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda; Arabia Saudita, Regno Unito e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro); Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao.
In questo caso, i vaccinati devono compilare il Plf e presentare un test molecolare negativo delle 72 ore antecedenti l’arrivo in Italia dall’estero (48 ore per chi rientra da Regno Unito e Irlanda del Nord); oppure un antigenico (validità 24 ore).
I viaggiatori non vaccinati hanno invece l’obbligo di test molecolare o antigenico (validità 48 e 24 ore); l’obbligo di rispettare un periodo di isolamento fiduciario di dieci giorni; l’obbligo di ripetere il test – molecolare o antigenico – al termine dell’isolamento.
Divieti per l’Africa e corridoi Covid free
Esiste anche una “lista E”, che include però tutti i Paesi in cui vige il divieto di andare per turismo. Sono inoltre attivi dei corridoi turistici Covid free per delle mete turistiche fuori dall’Unione Europea. Nello specifico verso: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam).
Infine, è prorogato fino al 31 gennaio 2022 il divieto per l’ingresso e in transito in Italia per coloro che nei 14 giorni antecedenti al rientro dall’estero hanno soggiornato o transitato nelle seguenti nazioni africane: Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia ed Eswatini.