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CRONACA

Natale, verso la zona rossa: Governo studia deroghe ed eccezioni

Zona rossa sì, ma con una serie di deroghe per consentire spostamenti limitati nel periodo fra il 24 dicembre e il 3 gennaio. È questa l’ipotesi che trapela da Palazzo Chigi, alla vigilia dell’incontro fra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, slittato a giovedì dopo l’indisposizione per motivi istituzionali di Teresa Bellanova (Italia Viva), impegnata a Bruxelles. Secondo quanto riportato da Ansa, che cita fonti vicine all’esecutivo, saranno oggetto di deroga gli spostamenti per i congiunti più stretti che non vivono nella stessa abitazione e, per un periodo limitatissimo, le attività di ristorazione. Ecco, nel dettaglio, quali sono le idee sulle quali il Governo sta ragionando.

Nessuna variazione nell’ultimo weekend pre-natalizio

A meno di clamorosi ribaltoni, non ci saranno cambiamenti alle disposizioni previste dal Dpcm attualmente in vigore fino a domenica 20 dicembre. Nessuna zona rossa anticipata, quindi, nonostante le preoccupazioni di chi prevede treni e aerei strapieni in partenza soprattutto dalle grandi città del Nord Italia.

I negozi saranno aperti fino alle 21 con le ormai consuete norme anti-assembramento, i bar e i ristoranti potranno effettuare servizio al tavolo entro e non oltre le ore 18 (consentito l’asporto fino alle 22 e il servizio a domicilio senza limiti di orario). Consentiti infine gli spostamenti nelle seconde case. Il coprifuoco resta fissato tra le 22 e le 5.

Blocco agli spostamenti fra Regioni dal 21 dicembre

Da lunedì 21 dicembre arriveranno le prime vere novità, con il blocco agli spostamenti tra Regioni. Per farlo servirà l’apposita autocertificazione che dimostri come lo spostamento sia dovuto a motivi di lavoro, necessità o urgenza, oppure per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione, dove sarà possibile ricongiungersi anche con il partner che lavora in un’altra Regione. Ok agli spostamenti verso la seconda casa, ma solo all’interno della stessa Regione.

Per quel che riguarda lo shopping natalizio, i negozi resteranno aperti fino alle 21, con possibilità di orario continuato e misure antiassembramento. Bar e ristoranti resteranno aperti (con tavoli che non potranno accogliere più di quattro persone) con le stesse modalità dei giorni precedenti per quel che riguarda la zona gialla.

A Natale (quasi) tutti a casa

La prima, vera stretta si avrà dal 24 al 27 dicembre. Negozi, bar e ristoranti dovranno restare chiusi, mentre potranno aprire (considerando gli orari limitati per le festività) alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e librerie. Non ci si potrà spostare anche all’interno del proprio Comune (il che, quindi, rende superfluo il coprifuoco) se non per necessità, lavoro, urgenza o per assistere una persona non autosufficiente.

Si potrà andare a Messa ma sarà fortemente sconsigliato visitare parenti non conviventi. Per quel che riguarda pranzi e cene di Natale, l’idea è di ampliare a due il numero di congiunti stretti (genitori anziani, figli, partner) benché, anche in questo caso, si potrà parlare solo di forte raccomandazione.

Stretta allentata prima di San Silvestro

Dal 28 al 30 dicembre ci sarà una sorta di allentamento delle restrizioni: i negozi riapriranno fino alle 21, i bar e i ristoranti sempre fino alle 18 e con le normali limitazioni. Torna il coprifuoco tra le 22 e le 5, resta il divieto di spostamento tra le Regioni ma ci si potrà spostare all’interno dei confini regionali.

Solo in Abruzzo, se la zona arancione sarà confermata, i bar e i ristoranti rimarranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio comune tranne che per i motivi di lavoro, salute e necessità.

Capodanno come Natale

Per evitare l’organizzazione di veglioni e cenoni di Capodanno, dal 31 dicembre al 3 gennaio l’Italia tornerà in zona rossa. Il blocco servità anche ad evitare che si possa aggirare il coprifuoco passando tutta la notte di Capodanno a casa di parenti o amici. Prevista una multa da 400 a 1.000 euro per chi circola per strada in quei quattro giorni senza un valido motivo.

Chiusi, come a Natale, bar, ristoranti e negozi, tranne quelli di prima necessità. La zona rossa natalizia avrà poi una coda ‘soft’ fra il 4 e il 6 gennaio. Sarà consentita la riapertura delle attività con il ritorno del coprifuoco tra le 22 e le 5. Gli spostamenti interregionali, però, saranno di nuovo consentiti soltanto a partire dal 7 gennaio.

Francesco Lucivero

Giornalista pubblicista classe 1986, ho fatto esperienza in diverse redazioni locali pugliesi mettendomi alla prova con il cartaceo, la radio e il web e occupandomi di cronaca, attualità, spettacoli e sport. Dal 2018 mi sono trasferito a Milano per intraprendere con entusiasmo nuove avventure editoriali

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