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Il mondo della musica e del cinema piangono la scomparsa di Ennio Morricone, uno dei più noti compositori di colonne sonore cinematografiche del Novecento. Il Maestro è morto, all’età di 91 anni, durante il ricovero presso il Campus Biomedico di Roma, in seguito a delle complicazioni post operatorie per la caduta nella notte tra il 5 il 6 luglio.
Le dinamiche della scomparsa sono state spiegate dall’avvocato Giorgio Assumma, dopo la lettura del necrologio del compositore. “Il necrologio è stato scritto prima che si facesse male, che cadesse. E’ di qualche tempo fa quando evidentemente sentiva già che qualcosa si avvicinava. Negli ultimi tempi non stava lavorando però, considerando il suo carattere, non escludo che in qualche momento si sia messo a scrivere. E’ morto alle 2:20 per delle complicazioni post operatorie“, le sue parole.
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“Ho avuto il compito triste e amaro di dare l’annuncio, attraverso le agenzie, della morte di Ennio Morricone, di cui sono stato il legale e a cui sono stato legato da un affetto e ammirazione notevoli – spiega ancora l’avvocato Assumma -. Lui ha voluto che i funerali si svolgessero in forma assolutamente privata. La famiglia non ha ancora deciso dove e quando però sono stato autorizzato a leggervi il necrologio che Ennio ha scritto con le sue mani“.
Il legale e amico del Maestro ha quindi letto le ultime parole di Morricone. “Io, Ennio Morricone, sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani, che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni, molto presenti in questi ultimi anni della mia vita. C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare nessuno. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert per avere condiviso con me e la famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandro, Andrea e Giovanni, a mia nuora Monica e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria, ma non ultima. A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuti insieme e che mi dispiace abbandonare. A lei va il mio più doloroso addio“.
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