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Dopo la manifestazione dello scorso ottobre si sta svolgendo oggi, sabato 17 aprile, la seconda manifestazione di Bauli in Piazza. Dopo aver manifestato per i diritti dei lavoratori di tutto il settore spettacolo in piazza Duomo, a Milano, si sono riuniti oggi in Piazza del Popolo a Roma. Qui hanno portato oltre 1.000 bauli per riporre strumenti musicali e attrezzi per il palcoscenico, tutti disposti all’interno della piazza.
A fianco ad ognuno di essi un operatore del settore dello spettacolo, vestito completamente di nero con una maschera di plastica nera che ricopre tutto il volto. Uno striscione attraversa i bauli: “Governo, ora ci vedi?“. Dal teatro al cinema, dalla musica ai lavoratori della categoria, a scendere in piazza è l’intero settore dello spettacolo, fermi da un anno a causa della pandemia di Covid. Tanti gli artisti in piazza a a sostegno della causa, tra gli altri: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Brunori Sas, Manuel Agnelli, Diodato.
“Il tempo della farsa è finito. Abbiamo deciso di tornare alla Piazza, con il nostro stile e le nostre modalità, per riaccendere l’immaginario creato il 10 ottobre in piazza Duomo a Milano. Lo vogliamo fare soprattutto a sostegno di coloro che non sonos tati adegutamente ristorati“. Sono queste le parole dei membri di Bauli in Piazza durante la manifestazione.
Tra le richieste dei lavoratori del settore ci sono: l’immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutti i lavoratori. Questo dovrebbe riguardare sia lavoratori intermittenti che partite iva e dovrebbe coprire il periodo gennaio – dicembre 2021. Ma non solo. I lavoratori chiedono anche immediato sostegno economico per le imprese della filiera. Questo, dovrebbe essere basato sul fatturato annuo legato a spettacoli ed eventi. Inoltre, chiedono anche un’immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale per poter guardare alla ripartenza del settore spettacolo con un caleario ben preciso.
Infine, i lavoratori del settore spettacolo chiedono che si affronti, dopo le continue richieste, una vera e propria riforma del settore, soprattutto per quanto riguarda la previdenza e l’assistenza a tutti gli addetti ai lavori.
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