Milano, vaccino antinfluenzale in Duomo: disagi per le prenotazioni

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A fronte del grande numero di richieste per il vaccino antinfluenzale, a Milano è stata installata una nuova struttura della Protezione civile in Piazza Duomo per effettuare le vaccinazioni contro l’influenza stagionale. Secondo le modalità di erogazione il cittadino deve prenotarsi tramite un apposito numero verde, ma non sono mancati i disagi. Diverse, infatti, le testimonianze di persone che non sono riuscite a contattare l’autorità sanitaria trovando le linee occupate. Altri, invece, erano a conoscenza dell’iniziativa ma non dell’obbligo di prenotazione. Le autorità locali hanno annunciato provvedimenti. L’obiettivo è quello di migliorare la comunicazione il più presto possibile.

La vicesindaco di Milano: “Comune pronto a suooprtare l’attività di comunicazione”

“Credo che ci sia bisogno di un maggior raccordo con quelle che sono le strutture territoriali della medicina di base – commenta Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, presente all’apertura della struttura dove si effettuano i vaccini -. Un’informativa maggiore può essere utile da questo punto di vista”.

“Il Comune è disponibile a svolgere attività di comunicazione e di raccordo – aggiunge – che evidentemente, però, sono compito di altri perché non gestiamo né l’attività dei medici di base né la distribuzione e la prenotazione dei vaccini. Se c’è bisogno di un supporto anche da questo punto di vista siamo più che disponibili”.

La testimonianza: “Un macello, non si capisce nulla”

Nel frattempo, però, sono numerose le testimonianze di una limitata efficacia dei sistemi di comunicazione: “Ho telefonato, ho preso appuntamento e qui dicono che non risulto – si lamenta una signora presentatasi alla tensostruttura sita davanti a Palazzo Reale, in Piazza Duomo -. Ho dato anche i miei dati al telefono. È un macello, non si capisce più niente”.

Cristiano Cozzi, direttore della Protezione civile del Comune di Milano, promette in merito: “Non seguiamo la comunicazione come Protezione civile, la seguono i colleghi dell’Ats e della Regione Lombardia. Abbiamo segnalato loro la necessità di migliorarla, perché è fondamentale in questi momenti”.

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