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Oggi, mercoledì 7 aprile, in occasione del primo giorno di scuola dopo le vacanze pasquali, sono ricominciate le mobilitazioni di protesta per chiedere la riapertura di tutti gli istituti scolastici, in presenza, sicurezza e continuità. Anche a Milano, all’interno del Piccolo Teatro, a due passi dal Duomo. Nell’edificio, occupato da più di una settimana, alcuni studenti delle scuole superiori milanesi hanno seguito le lezioni in Dad ribadendo ancora una volta la volontà di poter tornare in classe al più presto.
“Niente dibattiti su Dad, serve cambiare le cose alla base”
“In questo momento sto seguendo la lezione, appunto. Sono qua da qualche giorno, ormai più di una settimana. Ormai facciamo spesso lezione qui, nel cortile del teatro Piccolo“, ha raccontato uno degli studenti di Milano. “Quello che chiediamo non è semplicemente un ritorno a scuola, e non semplicemente un ritorno a scuola in sicurezza. Ma vogliamo un cambio reale sui problemi che da tanti, troppi anni stiamo vivendo“, ha aggiunto.
“Sicuramente la didattica in presenza ci manca tantissimo – ha sottolineato un altro allievo di Milano, a lezione al Piccolo –. Quello che crediamo, però, è che sia sbagliato impelagarsi in un dibattito come ‘sì Dad, no Dad’. Bisogna invece dire che per tornare a scuola in presenza e in sicurezza servono degli investimenti strutturali e serve una riforma strutturale. Perché cambiando le cose alla base si riesce poi a migliorare sempre nel contingente. Come in questo caso“.
Gli studenti di Milano: “Da lontano studiamo peggio”
Anche gli studenti di Milano hanno constatato un approfondimento più difficoltoso tramite la Dad. Ecco una delle testimonianze sulla questione: “Le verifiche sugli argomenti a distanza sono andate assolutamente malissimo. Le verifiche sugli argomenti trattati a scuola sono andate un pochino meglio. Quindi, evidentemente, anche questa è una cosa di cui tenere conto. Non so il numero, ma sicuramente la differenza rispetto alla didattica a distanza c’è“.
E gli studenti di Milano non intendono fermarsi qui: “Abbiamo chiesto un incontro con il ministro a livello nazionale. Aspettiamo che ci risponda, speriamo che questa risposta arrivi presto“.