Sarà la prima agitazione dell’anno, a Milano, lo sciopero Atm proclamato tra tre giorni, venerdì 27 gennaio. L’agitazione è stata indetta dall’organizzazione sindacale associazione lavoratori Cobas e durerà 24 ore. Quindi, quel giorno – per l’intera giornata – saranno a rischio i treni di tutte le linee metropolitane, gli autobus e i tram. Come sempre, sono previste le fasce di garanzia, finestre orarie nelle quali ci sarà la circolazione dei mezzi Atm nel capoluogo lombardo. Detto questo, a Milano metropolitane, autobus e tram saranno garantiti da inizio servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Per il resto della giornata, invece, c’è il rischio che i mezzi si fermino.
A spiegare i motivi della protesta è la stessa Atm sul proprio sito ufficiale. Lo sciopero è stato indetto “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e subappalto, contro il progetto Milano Next”, a favore della “trasformazione di Atm in azienda speciale del comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità”, a favore della “riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti”.
Non solo. I dipendenti Atm hanno deciso di fermarsi anche per “la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi, per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali di assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, per l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.
Negli ultimi mesi sono aumentati i casi di aggressione ai dipendenti Atm. Solo per citare gli ultimi, il Coordinamento Rsu dell’Atm, a metà dicembre scorso, aveva denunciato il pestaggio di quattro dipendenti: due sulla linea 91 e due sulla linea 92. Senza dimenticare le minacce al conducente 42enne del tram 31 o alla fermata Centrale della linea 2 della metro (la verde), quando un addetto alla sicurezza Atm di 63 anni era intervenuto perché due persone stavano impedendo la chiusura delle porte del treno. Uno era scappato, l’altro invece aveva con pugni alla testa il 63enne. La circolazione dei treni fu bloccata per cinque minuti, poi riprese regolarmente. Ma sta di fatto che è stato l’ennesimo episodio di violenza.
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