Non c’è amore più forte come quello di una mamma verso il proprio figlio, capace di superare qualsiasi difficoltà.
Era il giorno del suo compleanno, eppure il regalo più grande lo stava facendo lei. Perché quel giorno entrava al Policlinico di Milano con suo figlio, per donargli un rene e restituirlo ad una nuova vita. Una storia di amore come ce ne sono tante, specialmente nel percorso di un trapianto: ma che per il Policlinico è un po’ più speciale, dato che fa segnare quota 500 al numero delle donazioni di rene da vivente.
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“Non sempre è praticabile e a volte non basta solo la volontà: ci vuole anche una forte determinazione” ha spiegato il dottor Mariano Ferraresso del Policlinico di Milano. “C’erano alcuni limiti all’operazione, entrambi erano sovrappeso e la madre era una forte fumatrice” ha raccontato il medico. Ma è qui che entra in gioco il profondo legame tra madre e figlio.
“Nel nostro caso, per arrivare all’intervento, entrambi hanno dovuto perdere tra i 15 e i 20 kg di peso mentre la mamma donatrice ha smesso di fumare dopo 40 anni i suoi due pacchetti di sigarette giornalieri. Abbiamo affrontato assieme questa avventura e tutto si è concluso nel migliore dei modi” ha raccontato il dottor Ferraresso.
“Tutto questo dimostra come sia messa la massima cura nella selezione dei donatori per garantire che il loro gesto d’amore avvenga in tutta sicurezza. Siamo stati felici di tagliare questo importante traguardo con una storia così bella“.
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Una storia di amore e di generosità che però, troppe volte, rappresenta un’eccezione. La possibilità della donazione da vivente è infatti un’opzione ancora poco conosciuta in Italia ma che permette di proseguire una vita normale.
“Il trapianto di rene da donatore vivente” ha raccontato il dottor Mariano Ferraresso del Policlinico di Milano “è una procedura ancora poco praticata in Italia. Il più delle volte viene vista come ultima scelta dopo lunghi periodi di attesa di un rene da donatore deceduto, anche se i risultati internazionali ci dicono che questa è la prima opzione da prendere in considerazione, specialmente quando ancora la dialisi non è iniziata. La vita quotidiana non cambia di una virgola anche con un rene in meno” ha sottolineato.
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“Per soddisfare costantemente la domanda relativa ai trapianti siamo sempre alla ricerca di fonti alternative“ ha spiegato il dottor Mariano Ferraresso del Policlinico di Milano . “Spero in un prossimo futuro di arrivare anche al trapianto da organi animali. Siamo ancora nella fase molto molto sperimentale però qualcosa si sta muovendo e finalmente si sta passando dalla fase sperimentale teoretica e di laboratorio anche a una parte pratica. Siamo fiduciosi“ ha concluso.
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