Scatta il divieto di fumare a Milano, anche all’aperto. Lo ha deciso il Consiglio comunale, con 25 voti favorevoli, otto contrari, quattro astenuti e due assenti. In base alla nuova normativa, dal 1° gennaio 2021 le sigarette saranno vietate a meno di 10 metri di distanza da altre persone.
Divieto di fumo: in cosa consiste
Il divieto di fumo è parte del nuovo Regolamento per la qualità dell’aria emanato dal Comune di Milano. Sono diversi i luoghi in cui accendersi una sigaretta sarà proibito: parchi, fermate dei mezzi pubblici, cimiteri o strutture sportive (come gli stadi). Dal 1° gennaio 2025, poi, il divieto sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto.
Sono due le finalità che la normativa si prefigge, come spiegato dallo stesso Comune di Milano in una nota. “Si tratta di provvedimenti che hanno un duplice obiettivo: aiutano a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e tutelano la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori“, vi si legge.
La svolta verde di Milano
Più in generale, Milano ha deciso di dare sempre più una svolta verde al proprio territorio comunale. Lo si evince anche dall’iniziativa ‘ForestaMi’, che ha già impiantato 100 mila nuovi alberi in città nel 2020, con l’obiettivo di raggiungere i tre milioni entro i prossimi dieci anni. Nel frattempo, il nuovo regolamento comunale vieta di installare nuove caldaie a gasolio e biomassa per il riscaldamento degli edifici. In più, a partire dal 1° ottobre 2023, sarà vietato utilizzare gasolio anche negli impianti di riscaldamento già esistenti.
Nuovi provvedimenti che mirano a ripulire l’aria di Milano. Ma che tra le più immediate conseguenze dovranno cambiare alcune radicate abitudini dei suoi cittadini fumatori. Una ventina di anni fa ci siamo abituati ben presto a non vedere più sigarette all’interno di bar e ristoranti, nel 2021 sarà la volta anche di parchi e fermate del bus.