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A Milano si è svolta la nuova edizione di “Sport Industry Talk“, una giornata di confronto tra aziende e professionisti per approfondire i temi di attualità e disegnare nuovi spunti di rilancio. Presente all’evento anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, che è tornato sulla nomina di un amministratore delegato in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina, in programma nel 2026. “Io ho dato prevalenza al metodo, la definizione di un profilo che sia il migliore relativo a ciò che serve. Serve qualcuno che possa entrare domani mattina, o qualche giorno più avanti, sapendo già di cosa si tratta, ossia gestire le Olimpiadi“, le sue parole.
E ancora: “Non so se sarà domani, oggi credo che chiuderò la ricognizione tra i soci e poi consegnerò una redazione al presidente del Consiglio che deciderà tempistiche e modalità per la nomina“, ha aggiunto.
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Importante il monito del presidente del Coni Giovanni Malagò, che a margine di Sport Industry Talk ha dettato l’agenda dei prossimi mesi: “Ho sensibilizzato tutte le persone possibili su quelli che sono i termini del cronoprogramma. Si è perso del tempo, ora non possiamo più permetterci di sbagliare nulla“, ha spiegato. E ancora: “Bisogna creare una dinamica normativa senza regalare nulla. Non servono deroghe ma non possiamo stare in un Paese in cui si perdono due anni e mezzo per realizzare un palazzo dello sport per via dei ricorsi. Ditemi voi se è una cosa normale“, ha concluso il presidente del Coni.
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Quindi, il ministro dello Sport è tornato sulle denunce di alcune ginnaste nel Bresciano: “Abbiamo dato una risposta immediata, ho chiesto certezza dei tempi, trasparenza dei procedimenti. Per me già un caso basta per avere la stessa attenzione, indipendentemente dal numero dei tesserati. Per l’opinione pubblica, e soprattutto per le famiglie e le ragazze, abbiamo il dovere di essere giusti e in un tempo molto breve“, ha spiegato Abodi.
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All’evento Sport Industry Talk era presente anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Vedo difficile onestamente un’alleanza con il M5S. Credo che loro abbiano la volontà di andare da soli sia in Lombardia che nel Lazio. Nelle regionali bisogna capire se i partiti mirano a vincere o a consolidare il loro posizionamento a livello nazionale. Il Pd in Lombardia deve cercare di vincere“, ha spiegato il primo cittadino del capoluogo lombardo.
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