Milano, i ‘No green pass’ tornano
in corteo: denunciati i partecipanti

La Polizia di Stato ha identificato e denunciato alcuni promotori del corteo ‘No green pass’ andato in scena ieri in centro a Milano. La manifestazione ha raccolto circa 5mila persone che, prima in gruppo, e poi a singhiozzo, hanno sfilato da piazza Duomo a Palazzo Marino, passando per San Babila, corso Venezia e piazzale Loreto.

‘No green pass’, il corteo a Milano

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Nel corso della protesta sono comparsi striscioni come “Umani non sorci”, “Giù le mani dai bambini”, “No green pass” e “Vaccino = crimine di Stato”. Non sono mancati poi insulti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier, Mario Draghi, e al ministro della Salute, Roberto Speranza. Slogan poi contro il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Gli organizzatori hanno annunciato per sabato prossimo un nuovo sit-in “con due presidenti di Cassazione. Tra i presenti c’erano anche il senatore Gianluigi Paragone, candidato sindaco nel capoluogo lombardo con Italexit, e Marco Mantovani, ex candidato di Forza Nuova alle scorse amministrative.

Sebbene tutto si sia svolto in maniera tranquilla, si sono registrati disagi alla circolazione. Una volta giunto in corso Buenos Aires, infatti, il serpentone dei ‘No green pass’ si è fermato e alcuni manifestanti hanno detto che “ci vogliono boicottare e noi blocchiamo Milano. Il trasporto pubblico ha infatti dovuto deviare alcune linee di autobus e tram.

Controlli e denunce della polizia

Questa mattina, infine, la Questura ha reso noto che gli agenti hanno monitorato e seguito tutta la manifestazione “a protezione di tutti gli obiettivi sensibili presenti lungo il percorso” del corteo, si legge in una nota. Il servizio di ordine pubblico, disposto dal questore Giuseppe Petronzi, è partito da piazza Fontana, luogo indicato come punto d’incontro dagli organizzatori sui social network.

Nel corso della protesta, i poliziotti hanno diffidato formalmente dei partecipanti a continuare il corteo. Alcuni promotori, invece, che in più occasioni si sono posti come interlocutori delle forze dell’ordine, sono stati identificati e la Questura provvederà ora a deferirli “all’Autorità giudiziaria per il mancato preavviso di manifestazione”. Infine, in arrivo denunce anche per il reato di blocco stradale.

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