Milano, l’Acquario Civico riapre dopo il lockdown

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Dopo mesi di lockdown l’Acquario civico di Milano ha riaperto le porte al pubblico nella mattinata di mercoledì 1° luglio. La struttura di viale Gadio sarà aperta il martedì e il mercoledì, dalle ore 11 alle 18. La prenotazione online è fortemente consigliata e non comporta spese aggiuntive, la possibilità di acquisto del biglietto in sede è condizionata invece dal numero di persone già all’interno, per rispettare le regole sul distanziamento sociale.

Prosegue, in questo senso, l’attuazione di precise disposizioni volte a tutelare la sicurezza dei visitatori, che hanno espresso la loro soddisfazione per la prima visita dopo la lunghissima chiusura a causa della pandemia.

I visitatori promuovono la riapertura dell’acquario

“Speriamo sia un ulteriore segnale del ritorno alla normalità – racconta uno dei visitatori della prima giornata di riapertura dell’Acquario civico -. Indubbiamente le limitazioni agli orari non sono l’aspetto migliore, ma è meglio di niente, alla fine va bene così. L’acquario è rimasto più o meno come prima, immagino che negli scorsi mesi qualche difficoltà legata alla manutenzione possa esserci stata, ma nel complesso è tenuto molto, molto bene”.

Qualcuno invece è rimasto spiazzato dai giorni di apertura e dal sistema di acquisto dei biglietti: “Il fatto che gli ingressi siano limitati solo a martedì e mercoledì può creare qualche disagio, anche le prenotazioni hanno creato qualche difficoltà – dice un altro visitatore –. Ammetto, però, che probabilmente non mi sono informato io in maniera precisa. Perché ho scelto di venire qui? Ho portato i miei bambini con me, per far vedere loro l’acquario. Non sarà come quello di Genova, ma è un bel posto dove passare un po’ di tempo fuori casa”.

Nel complesso la riapertura è promossa: “È andata bene, il personale è organizzato, prima di entrare c’è il controllo della temperatura – afferma una visitatrice -, ci sono i gel igienizzanti a disposizione. Anche i pesci sono curati bene: forse ce n’è qualcuno in meno rispetto a prima, ma alla fine è tutto a posto”.

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