Il giorno più temuto e atteso per ogni studente, quello in cui prende il via l’esame di Maturità, è arrivato. Dalle 8:30 di oggi, mercoledì 21 giugno, migliaia di studenti dell’ultimo anno delle superiori (536.008, per la precisione) hanno preso posto ai banchi, per una volta posizionati fuori dalle aule, per mettere alla prova la propria capacità nella scrittura dei temi. Nei prossimi giorni il loro percorso proseguirà con almeno un’altra prova scritta (o due, in alcuni casi) e con il colloquio con i professori interni ed esterni.
Da sempre molti maturandi scelgono la tipologia C, il tema di attualità e anche quest’anno sembrerebbe confermata la regola di evitare tracce insidiose. Al liceo scientifico J. F. Kennedy di Roma quasi nessuno ha scelto la lettera all’ex ministro Bianchi sulla Maturità, la traccia più gettonata è quella sull’attesa e la tecnologica di Belpoliti. Ma c’è chi si è avventurato sull’argomento intelligenza artificiale attraverso la traccia riguardante l’ultimo libro di Piero Angela. I più audaci, invece, non hanno scartato Moravia. Una certezza: in molti sono preoccupati per la seconda prova. “Corro a casa a studiare matematica per domani“, afferma una ragazza.
Parlando con Rtl, Giuseppe Valditara, il ministro dell’Istruzione, ha sottolineato la rilevanza di una tappa come la maturità. “È un momento importante, in cui si tirano le somme di un percorso che per la gran parte è durato 13 anni: ci si apre ad una vita nuova e deve essere vissuto con entusiasmo e serenità. Passate queste prove vi aspettano l’estate, le vacanze e nuovi impegni molto stimolanti grazie ai quali costruirete la vostra vita; è un momento che ricorderete anche a distanza di molti anni come successo a me; ritornerà alla vostra mente con la piacevole sensazione del bel tempo che è stato“.
Valditara ha quindi augurato buona fortuna ai maturandi. “In bocca al lupo, sono assolutamene convinto che tra qualche giorno i ragazzi festeggeranno con gioia il termine di un percorso importante che li ha arricchiti“. E su Twitter ha scritto: “Abbiamo dato il via agli esami di Stato 2023. Con l’occasione, mando un augurio alle ragazze e ai ragazzi. Un grazie particolare allo straordinario lavoro di docenti, dirigenti, personale scolastico e di tutto“.
Nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna è stato deciso che i maturandi non dovranno sostenere le prove scritti, ma solamente il colloquio orale. A Bologna e in altre città si sono però verificate delle situazioni paradossali, con gli studenti di alcune classi che affrontano l’esame in modalità “normale” e altri che hanno a che fare con la sua versione “ridotta”. La confusione dipende dal comune di residenza di ognuno di loro. Nel bolognese, infatti, diversi comuni dell’Appenino hanno avuto conseguenze dopo l’alluvione e sono stati inseriti in zona rossa con l’applicazione della deroga. Ciò a portato ad avere circa 4 o 5 studenti per classe inseriti all’interno del percorso agevolato, portando a far sentire alcuni di loro discriminati e penalizzati.
Prima di entrare ad affrontare la prima prova della Maturità, alcuni studenti del liceo classico Carducci di Milano hanno risposto alle nostre domande. Hanno ammesso di essere spaventati soprattutto dalla seconda prova, di latino, per via delle lacune accumulate negli anni a causa della pandemia. “Abbiamo avuto il Covid durante la seconda e la terza. Durante la seconda si fa una parte importante della grammatica che abbiamo fatto male e in terza non abbiamo tradotto più di tanto. Però siamo fiduciosi“. Queste le parole di Carlo.
In totale sono sette le tracce tra le quali gli studenti hanno potuto scegliere il tema da scrivere. Riguardavano ambiti diversi (artistico/letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale) ed erano suddivise in tre diverse tipologie: due analisi del testo (uno poetico e l’altro di prosa), tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità.
Per la tipologia A, analisi e interpretazione di un testo letterario, gli studenti hanno potuto scegliere tra la poesia “Alla luna nuova” di Salvatore Quasimodo e un brano tratto dal romanzo “Gli indifferenti” di Alberto Moravia.
Per quanto riguarda la tipologia B, analisi e produzione di un testo argomentativo, gli studenti hanno dovuto valutare tre possibili opzioni: un estratto dal saggio “L’idea di nazione” di Federico Chabod, un passaggio del libro “Dieci cose che ho imparato” di Piero Angela e una riflessione presente in “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci.
Infine, la tipologia C, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità, ha messo gli studenti di fronte ad altre due possibilità: scegliere tra una lettera aperta all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sugli esami di Maturità e un testo tratto dal libro “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp” scritto da Marco Belpoliti.
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