Maturità 2020, al via in tutta Italia l’esame ai tempi del Coronavirus

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Sono iniziati stamattina alle 8.30 gli esami di maturità che riguarderanno circa mezzo milione di studenti. Sarà un esame unico e particolare per le misure di sicurezza previste in seguito dell’emergenza sanitaria ma anche per le modalità di svolgimento che tengono conto della particolarità di questo anno scolastico. I maturandi sosterranno la prova orale che durerà un’ora. Lucia Azzolina, ministro dell’istruzione, ha deciso di essere presente all’Istituto Giacomo Quarenghi di Bergamo.

La commozione degli studenti

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Inevitabilmente, però, il clima è pesante prima della prova. “Questo Coronavirus mi ha spiazzato, pensavo che questo mestiere non morisse mai invece il virus è riuscito ad abbattere tutti i miei sogni“, si mette a piangere Mattia, ragazzo che sta per affrontare la maturità all’Istituto Colombatto di Torino, dove studia per diventare cuoco o cameriere. “Fin da bambino dicevo che questo è un mestiere che non morirà mai, invece è bastato un virus a fermarci. Il 2020 è difficile da scordare, però questa maturità è più semplice rispetto alle altre. Ce la si deve fare, speriamo vada bene“.

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Ma come si svolge concretamente l’esame di maturità in tempi di Coronavirus? A rispondere è Sergio Boero, vice preside proprio dell’Istituto Colombatto di Torino: “Abbiamo allestito un’aula apposita, distanziando i banchi e segnando la posizione al pavimento, i candidati hanno già inviato i loro elaborati. In questo modo evitiamo al massimo il contatto, riduciamo le superfici da sanificare”.

La maturità tra Torino e Roma

La scuola piemontese e le amministrazioni hanno risposto appieno, chiunque ha dato disponibilità, per fare l’esame in presenza. Un ringraziamento va a tutti, i ragazzi lo hanno capito“, ha invece dichiarato Tecla Riverso, provveditore in Piemonte, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nell’istituto prima che iniziassero gli esami di maturità.

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Clima leggermente diverso all’Istituto Tecnico Agrario di Roma. Anche qui, come in tutta Italia, l’esame di maturità sarà completamente diverso rispetto agli anni precedenti, visto il lockdown che ha obbligato tutti a casa e le scuole chiuse. Gli studenti arrivano però a scuola contenti di poter tornare tra le mura dell’edificio. Lo descrivono quasi come se fosse un primo giorno di scuola, ma sottolineano anche il dispiacere per aver dovuto trascorrere gli ultimi mesi nelle aule insieme ai compagni e insegnanti.

Le misure dell’Emilio Sereni di Roma

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Le misure previste per lo svolgimento in sicurezza della prova orale sono imponenti. A spiegare come la scuola si è organizzata in vista della maturità è Laura Lentini, docente dell’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni di Roma. Aule con banchi distanziati e uno solo, per l’alunno che sta sostenendo la prova, circondato con il plexiglas protettivo. All’esterno, poi, sono state allestite due aule, grazie ai fondi del ministero dell’Istruzione, dove le commissioni possono fare i propri colloqui. L’esame non durerà più di un’ora e non potranno esserci più di 5 alunni al giorno.

I classicisti: “Per fortuna no versione”

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Come è giusto e normare che sia, l’agitazione per gli studenti che si accingono a svolgere il colloquio orale è tanta. Sopratutto tra i classicisti, però, è anche grande il sollievo di non dover sostenere una prova complicata come la versione di latino. Davanti al Liceo Classico D’Azeglio di Torino ci sono Anna e Carola, due giovani maturande. “Il fatto di esserci preparati a distanza non aiuta la mia sicurezza e poi è strano rivedere tutti i professori insieme dopo mesi che non ne vediamo nemmeno uno“, raccontano. “Non c’è nessun contatto umano e poi è a caso, non sappiamo bene cosa si dovrà fare. Sono dispiaciuta di essere estratta per prima anche ma sono sollevata per non dover fare gli scritti, io di versione non sono mai andata bene“.

Maturità, impressioni dopo la prova

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C’è anche chi, però, ha già terminato la propria prova di maturità. Da oggi, incrociando le dita, la scuola superiore sarà solo un ricordo. “I professori lasciano la possibilità di sviluppare un discorso seguendo le nostre conoscenze. La mia impressione è che arrivare a questa maturità non è stato semplice, è qualcosa di nuovo un po’ per tutti ma i professori capiscono la nostra situazione“, racconta uno studente del Liceo Classico D’Azeglio di Torino all’uscita dopo il colloquio orale.
E ancora: “Avrei preferito fare quella normale, ma anche questa è andata bene. Mi ha fatto impressione rivedere gli insegnanti, dopo mesi che li vedevo sul display“.

Dopo l’esame: “I docenti sono comprensivi”

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Anche in Lombardia, la regione più colpita dall’emergenza coronavirus, così come nel resto d’Italia si sta svolgendo il primo giorno degli esami di maturità. All’I.T.S. Quarenghi di Bergamo, scuola scelta dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per testimoniare la vicinanza dello Stato a una terra molto colpita dal Covid-19, i maturandi hanno affrontato la commissione esaminatrice, rispettando distanza di sicurezza, rilevando la temperatura e indossando la mascherina.

Studenti dopo esame di maturità: “Tolti un peso”

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“Una grande emozione rientrare a scuola dopo questi mesi”, ma anche “Sto ancora tremando, mi sono tolta un peso”. Gli studenti commentano la fine dell’esame di maturità uscendo dalle aule dell’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni, alla periferia di Roma, che per l’occasione, oltre alle aule tradizionali, ha allestito due aule ‘verdi’ all’esterno.

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