[scJWP IdVideo=”XEmufd7T-Waf8YzTy”]
Vo’ Euganeo come simbolo dell’Italia che riparte, “s’è desta“, e ricomincia l’anno scolastico. Questa la scelta del Presidente della Repubblica, accolto dai ragazzi delle scuole del Comune veneto, uno dei primi ad essere colpito dal Coronavirus, in occasione della riapertura delle scuole. Il lungo applauso dei presenti ha abbracciato simbolicamente Sergio Mattarella, che ha salutato i ragazzi dopo aver ascoltato le note dell’inno d’Italia.
Mattarella e un simbolo di ripartenza
[scJWP IdVideo=”iwebcnIA-Waf8YzTy”]
Il discorso del presidente della Repubblica è toccante e intenso. “Oggi è un giorno importante, mai come in questa occasione l’inaugurazione dell’anno scolastico è una sfida decisiva e un simbolo di ripartenza. Ripartire da Vo’ Euganeo dà ancora di più il senso di come questa sfida riguardi l’intero Paese. Così come qui dopo l’angoscia e le chiusure è ripresa a pieno ritmo la vita, così la riapertura delle scuole esprime la piena ripresa della vita dell’Italia“. Così Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno scolastico.
“Un Paese non va avanti senza scuola”
[scJWP IdVideo=”A8fHhe39-Waf8YzTy”]
“Assieme ai ragazzi, abbiamo sofferto tutti. Questi però sono giorni di speranza, senza dimenticare chi è stato colpito dalla malattia e il dolore da loro patito. Non dimenticheremo e cercheremo di trarne insegnamento“, ha garantito Mattarella. “La scuola serve anche a questo, a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza, a creare cittadini consapevoli. Dobbiamo andare avanti, conosco i ritardi e le difficoltà, so che ci saranno inevitabili polemiche, ma un Paese non può andare avanti senza la sua scuola“.
[scJWP IdVideo=”dvVJLtV5-Waf8YzTy”]
“Siete stati investiti per primi dal dolore di un lutto. Avete affrontato per primi in Italia, insieme ad altri Comuni nella zona rossa, l’impatto con questo pericolo improvviso, imprevisto e sconosciuto. Di fronte a questo pericolo – ha sottolineato Mattarella – avete affrontato questa prova con grande responsabilità e dignità, e desidero ringraziarvi molto. Questi comportamenti sono stati fatti propri da tutta l’Italia durante la chiusura delle attività. Siete stati l’avamposto del Paese assieme a tutti i Comuni della zona rossa, di fronte a un pericolo che non è ancora finito“.