Massimo Galli, virologo milanese e primario del reparto di Malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano, è indagato dalla procura di Milano nell’ambito di un’operazione volta a chiarire la situazione di numerosi bandi universitari. I reati contestati al medico, nello specifico, sono associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Oltre a lui, ci sono altre 32 persone indagate.
Le ipotesi di reato, secondo l’accusa, sarebbero avvenute per la maggior parte durante il periodo del primo lockdown, a marzo 2020. Nella mattina di oggi, martedì 5 ottobre, i carabinieri del Nas di Milano hanno denunciato in stato di libertà, oltre a Massimo Galli, anche altre 32 persone. Tra queste ci sarebbero anche 24 docenti universitari di importanti atenei delle province di Milano, Pavia, Torino, Roma e Palermo. Inoltre, nel decreto di perquisizione e sequestro sono presenti anche dirigenti pubblici legati alla politica e ricercatori.
La maxi indagine, avviata nel marzo 2018, riguarda decine di bandi in Lombardia che sarebbero stati “truccati”, a detta degli inquirenti, per assegnare titoli a professori e ricercatori. “La situazione che emerge dall’analisi delle conversazioni intercettate è a dir poco sconcertante“, si legge nel decreto firmato dalla Procura di MIlano. Dall’inizio dell’inchiesta, secondo quanto emerso, “gran parte dei concorsi banditi sono stati oggetto di condotte di addomesticamento. Trattati di collusioni e altri metodi di trubativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione in esame, sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità“.
Al professor Massimo Galli, oltre all’associazione a delinquere, sarebbero contestati quattro capi d’imputazione. Tra questi il reato di falso, rispetto al verbale denominato “valutazione dei candidati” riferito al febbraio 2020. Secondo il capo d’imputazione, il verbale risulta approvato ufficialmente. Questo, però, non è stato scritto durante la riunione della commissione, ma successivamente dal virologo con il candidato favorito dallo stesso.
Galli sarebbe poi accusato di turbativa d’asta nel merito dell’assunzione di 4 dirigenti biologi presso il reparto di Malattie infettive del Sacco nel giugno 2020. Il reato sarebbe contestato al professore insieme ad Alessandro Visconti, ex assessore leghista e attuale direttore generale dell’ospedale milanese. I due avrebbero concordato che “Galli predisponesse un avviso pubblico modellato sulle caratteristiche delle due candidate che intendeva favorire“.
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