Lo stadio San Paolo di Napoli sarà intitolato a Diego Armando Maradona. L’iniziativa, anticipata dal sindaco Luigi de Magistris, ha già ottenuto i crismi dell’ufficialità dopo la conferma della presidente della Commissione Toponomastica, Laura Bismuto.
L’annuncio ufficiale sul San Paolo
“In qualità di presidente della Commissione Toponomastica – ha scritto in un post su Facebook –, ho il piacere e l’onore di annunciare alla città che, di concerto con il Sindaco e con l’assessora alla Toponomastica Alessandra Clemente, sentito anche il Prefetto per la deroga alla regola dei 10 anni dalla morte, abbiamo deciso di intitolare lo Stadio della città di Napoli a Diego Armando Maradona!“.
La macchina burocratica per procedere all’intitolazione dello stadio di Fuorigrotta alla memoria di Maradona è dunque già partita: “Convocherò già per lunedì una commissione per formalizzare la proposta. Lo abbiamo detto e lo faremo… subito! Per ora, luci accese in casa tua… per illuminare il ricordo di te e dei momenti meravigliosi che hai donato alla nostra Napoli! Ciao Diego… Napoli non ti dimenticherà più. Laura Bismuto“, si legge ancora nel post.
STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA
In qualità di presidente della Commissione Toponomastica, ho il piacere e l’onore di…Pubblicato da Laura Bismuto su Mercoledì 25 novembre 2020
Il sindaco e il primo ricordo di Maradona a Napoli
De Magistris aveva già anticipato su Twitter l’intenzione di dedicare lo stadio cittadino al grande campione. In un’intervista rilasciata a ‘RTL 102.5’ è poi andato anche oltre. “Era il 1984 io ero in campeggio. I giornali sportivi titolavano ‘Maradona al Napoli’ e già quello sembrava un sogno – ha ricordato –. Poi la presentazione in quello stadio. Si riempì con 80 mila persone, tutte presenti per la semplice presentazione di un calciatore. Lì capimmo che rappresentava come nessun altro l’anima di Napoli. Perché ha portato Napoli dove sembrava non potesse mai arrivare, superando le grandi squadre“.
Il sindaco ricorda anche quanto fosse difficile il clima in quel delicatissimo periodo: “Quelli erano gli anni del dopo terremoto, Napoli era piegata, il calcio vedeva il Napoli sempre sotto. Maradona è stato il riscatto di un popolo. Il pallone è stato il simbolo, ma lui amava Napoli e voleva attraverso il calcio far conoscere al mondo che cosa è Napoli. Ossia una città piena di umanità, cuore, energia e fantasia“. E che ora lo ricorderà intitolandogli quello stesso stadio in cui, oltre 35 anni fa, fece vibrare 80 mila cuori.