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“A Malnate abbiamo dimostrato che in un giorno si possono vaccinare a domicilio le persone fragili, e che presentano quindi tutte le dinamiche correlate di tempistica. Ne abbiamo vaccinate 176 in un giorno“. A parlare è Irene Bellifemine, Sindaco del Comune in provincia di Varese in cui si è deciso di agire in prima persona per contrastare i ritardi della Regione Lombardia.
I numeri scoraggianti di Malnate e la decisione del sindaco
“Qui a Malnate abbiamo più di 1300 anziani che hanno superato gli 80 anni. Di questi, dai dati forniti da Ats, i vaccinati erano purtroppo solo 60 – ha spiegato la sindaca –. Questo mi ha preoccupata, perché siamo molto al di sotto della media nazionale o europea. Con numeri così bassi quando raggiungeremo l’immunità di gregge? Per questo, insieme a medici e volontari, sabato abbiamo organizzato autonomamente una giornata di vaccinazioni a domicilio. In sole 24 ore abbiamo vaccinato 176 persone allettate“.
Questi i numeri scoraggianti del piano vaccinale nel comune di Malnate, in provincia di Varese, raccontati dal Sindaco Irene Bellifemine. “Io non voglio colpevolizzare nessuno – ha affermato –. Però sicuramente la Lombardia è in ritardo. E questo mi preoccupa fortemente, perché da quello che mi risulta siamo una delle Regioni dove abbiamo vaccinato soltanto il 10% circa delle persone aventi diritto“.
La proposta: “Governo e Regioni si affidino ai Comuni”
“Dovrebbero darci la possibilità di vaccinare sul territorio, anche le altre fasce d’età – ha aggiunto il primo cittadino di Malnate –. Abbiamo dimostrato con i fatti che saremmo più efficienti di Regione Lombardia. Per questo voglio fare un appello, non solo alla Lombardia, ma anche al ministro Speranza, al presidente Draghi, al presidente della Repubblica. Utilizziamo i Comuni. Perché, come noi, so benissimo che tutti i sindaci sono disponibili e pronti a muovere questa rete con i medici di base“.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dottoressa Mariagrazia Merlo, medico di famiglia a Malnate: “I pazienti sono tutti propositivi, aspettano solo di essere chiamati. Ho ricevuto proprio questa mattina la chiamata di una paziente di quasi 90 anni alla quale ancora non è stato somministrato il vaccino. Devono darci la possibilità di vaccinare a tappeto“.