Lombardia, medici di base furiosi: “Falle sui vaccini, noi mai coinvolti”

Regione Lombardia invita i cittadini interessati a vaccinarsi contro il Coronavirus. Ma, se impossibilitati a recarsi presso le strutture preposte, a rivolgersi al proprio medico di medicina generale che a sua volta dovrebbe compilare una modulistica ad hoc. Peccato che – per l’ennesima volta – sono proprio i medici di base a non essere avvisati della “novità” e a ricevere nel migliore dei casi una mail a giochi fatti.

Regione Lombardia: la comunicazione agli over 80

La polemica nasce dalle comunicazioni che Regione Lombardia fornisce sui propri canali ufficiali destinati alla campagna vaccinale anti Coronavirus. Sul sito di Ats Milano Città Metropolitana si può leggere: “Dal 15 febbraio 2021 per i cittadini lombardi che hanno più di 80 anni (comprese le persone nate nel 1941) è possibile manifestare la propria adesione alla vaccinazione anti-covid-19 collegandosi ad una piattaforma dedicata“. E proprio il messaggio della piattaforma ha scatenato la rabbia dei medici di base.

Questo è infatti il link del portale per le adesioni predisposto da Regione Lombardia (CLICCA QUI). E il messaggio, scritto nero su bianco (anzi, in grassetto) è estremamente chiaro. “Se hai una grave disabilità che non ti consente lo spostamento in autonomia o di essere accompagnato in un centro vaccinale, contatta il tuo Medico di medicina generale: compilerà per te il modulo di adesione alla vaccinazione specificando che dovrà essere gestita attraverso un’altra modalità“, vi si legge.

I medici di base insorgono: “Informazioni sbagliate ai cittadini”

I medici di base, però, garantiscono che nulla del genere era stato loro comunicato da Ats o da Regione Lombardia. “Chi dà queste notizie non ha fatto nulla come al solito, e noi passiamo per nullafacenti“, è la rabbia di uno di loro, come spiegano fonti di Newsby. E il problema non riguarda il loro ruolo nella segnalazione dei pazienti da vaccinare, che potrebbe effettivamente essere più attivo. Ma al momento non lo è: “Forse lo sarà. Ma danno informazioni sbagliate a 10 milioni di persone. Con tutte le ripercussioni che poi abbiamo sul resto della nostra attività“.

Nel frattempo gli stessi medici di base riferiscono di aver ricevuto una nuova comunicazione, che però non calma del tutto acque che restano agitatissime. “Ci è appena arrivata una e-mail in cui dicono che hanno aggiornato il portale con inserimento di un bottone con cui segnalare disabili. Ma prima dovrebbero predisporlo, e poi dare notizie“. E la polemica con Regione Lombardia resta infuocata.

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