L’Italia potrebbe tornare tutta in zona arancione dal prossimo 25 febbraio. È questa l’ipotesi che andranno a discutere i presidenti di Regione, preoccupati per la diffusione del virus e delle sue varianti, che si incontreranno in seduta straordinaria per formulare una proposta da sottoporre al Governo. A partire del 25 febbraio, infatti, verrà meno in tutta Italia il divieto di spostarsi tra le Regioni. La seduta avrà come ordine del giorno: “Valutazione dell’attuale sistema di regole per la gestione e il contenimento della pandemia in vista dell’adozione del prossimo Dpcm”.
Contrario all’ipotesi di estensione della zona arancione Matteo Salvini. “Zona arancione in tutta Italia? Basta con gli annunci, gli allarmi e le paure preventive che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Se ci sono zone più a rischio si intervenga in modo rapido e circoscritto, si acceleri sul piano vaccinale ma non si getti nel panico l’intero Paese”, ha scritto il leader della Lega in un post su Facebook.
E ha aggiunto: “Il diritto alla salute viene prima di tutto e rispettiamo le indicazioni della comunità scientifica, non le anticipazioni a mezzo stampa di lockdown ingiustificati e generalizzati”.
Anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, non è totalmente favorevole alla zona arancione in tutta Italia. “Mettiamo limiti rigidi, ma consentiamo ai nostri locali di aprire, ai ragazzi di tornare a incontrarsi, a chi fa sport di praticarlo. Semmai prendiamo misure drastiche, ma circoscritte, nelle aree dove il virus dovesse crescere di più”, ha scritto Toti in un post su Facebook.
Secondo quanto emerso, anche Lombardia, Umbria e Veneto sarebbero sfavorevoli alla zona arancione su tutto il territorio nazionale.
Il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, ha evidenziato la necessità di superare il sistema di divisioni in zone di colore nel nostro Paese. “Quando si richiama il lockdown viene in mente qualcosa che non è percorribile. Il lockdown che ci fu lo scorso anno teneva chiuso tutto nel Paese. Io mi interrogo solo su questo tema della fasce colorate, alla luce delle varianti che stanno cominciando a circolare e a far peggiorare, quasi in tutto il territorio nazionale, i parametri, non abbia qualche pecca”.
In Italia, al momento, si trovano in zona arancione: Abruzzo, Umbria, Liguria, Toscana e Province autonome di Trento e Bolzano. A queste si sono aggiunte nella giornata di ieri: Campania, Molise ed Emilia Romagna.
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