Questa decisione è stata presa a causa di una crescente ondata di insulti e attacchi ricevuti sui social media, che hanno pesato notevolmente sul suo stato d’animo
Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio, ha annunciato la sua assenza agli eventi commemorativi del Giorno della Memoria nel 2025. Questa decisione è stata presa a causa di una crescente ondata di insulti e attacchi ricevuti sui social media, che hanno pesato notevolmente sul suo stato d’animo. La Segre, oggi 94enne, ha sempre rappresentato un simbolo di resilienza e lotta contro l’antisemitismo e le discriminazioni, ma quest’anno ha deciso di ritirarsi da alcuni eventi pubblici, anche se parteciperà alle celebrazioni ufficiali al Quirinale il 28 gennaio.
L’annuncio della sua assenza ha riacceso il dibattito sull’odio e l’intolleranza che permeano i social media, in particolare nei confronti di figure pubbliche che si impegnano a promuovere i diritti umani e la memoria storica. Recentemente, la Segre ha subito una valanga di insulti in seguito alla pubblicazione del trailer di un film documentario a lei dedicato. Il film, intitolato “Liliana“, è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto un’accoglienza calorosa e commossa dal pubblico.
Il documentario, diretto da Ruggero Gabbai, narra la vita di Liliana Segre, partendo dal suo arresto e dalla deportazione nei campi di concentramento, fino al suo impegno instancabile per trasmettere un messaggio di libertà e uguaglianza alle nuove generazioni.
La pellicola include materiali d’archivio inediti e testimonianze di familiari e personaggi pubblici, tra cui Ferruccio De Bortoli, Mario Monti ed Enrico Mentana, rendendo omaggio alla straordinaria resilienza di Segre e alla sua lotta contro l’odio.
La risposta del pubblico e delle istituzioni non si è fatta attendere: numerosi esponenti politici hanno espresso solidarietà alla senatrice, condannando gli insulti e il clima di intolleranza che la circonda. Silvia Roggiani, deputata e segretaria regionale del Partito Democratico della Lombardia, ha dichiarato: “Massima solidarietà a Liliana Segre, costretta a non partecipare a un evento al Memoriale della Shoah a causa dei continui attacchi d’odio. Il Pd è al suo fianco nel combattere l’intolleranza e per difendere i valori della democrazia”. Questa dichiarazione sottolinea l’importanza di sostenere figure come la Segre, che rappresentano un baluardo contro l’antisemitismo e la discriminazione.
Anche Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla Segre, dichiarando: “Hater e leoni da tastiera non possono avere cittadinanza in un dibattito democratico. Resto al fianco di Liliana Segre nel suo impegno contro l’antisemitismo e l’odio razziale”. Le parole di Paita evidenziano la necessità di un fronte unito contro le manifestazioni di odio che, purtroppo, continuano a caratterizzare il panorama sociale e politico italiano.
L’assenza di Liliana Segre agli eventi del Giorno della Memoria rappresenta un campanello d’allarme per la società contemporanea. La Giornata della Memoria, istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto e per riflettere sulle conseguenze della discriminazione e dell’odio, si trova ora ad affrontare la realtà di una crescente intolleranza che colpisce non solo i sopravvissuti, ma anche chiunque si impegni a diffondere la memoria storica e i valori di inclusione.
La decisione di Segre di non partecipare a eventi pubblici è emblematico di una situazione più ampia che riguarda la libertà di espressione e il diritto di ogni individuo di vivere senza paura di attacchi o insulti. La sua figura continua a rappresentare un faro di speranza e un richiamo all’azione per tutti coloro che credono nella dignità umana e nel rispetto reciproco.
La discussione sull’odio online e sulla responsabilità delle piattaforme social è diventata sempre più urgente. Le istituzioni e la società civile devono interrogarsi su come contrastare questo fenomeno, garantendo che il dibattito pubblico rimanga un luogo di rispetto e civiltà. La memoria storica, rappresentata da figure come Liliana Segre, non deve essere oscurata dall’odio, ma deve continuare a brillare come un faro di speranza e di giustizia.
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