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A Milano gli studenti delle scuole superiori tornano a protestare contro la dad e a chiedere la riapertura, in sicurezza, degli istituti. Dopo l’occupazione pacifica del Liceo Manzoni e del Tito Livio, oggi gli studenti del Liceo scientifico Einstein hanno occupato l’istituto in segno di protesta. “Non dobbiamo chiedere la riapertura immediata, ma che il modello di scuola cambi così che la riapertura sia una naturale conseguenza di investimenti politici ed economici che colmino quei buchi che da anni affliggono la scuola pubblica“, spiega il rappresentante degli studenti.
E ancora: “Questo è l’unico modo per incidere realmente sul dibattito pubblico. Lo facciamo per tutelare ragazzi e ragazze che hanno partecipato al progetto votato dalla maggioranza“, concludono gli alunni del liceo scientifico Einstein.
Liceo Einstein, Manzoni e Tito Livio occupati
Il primo liceo a essere occupato dagli studenti a Milano era stato il classico Manzoni, di via Orazio, lo scorso 12 gennaio. In quell’occasione circa una quarantina di studenti era entrato nell’istituto e vi aveva dormito all’interno in segno di protesta contro la dad. Tre giorni dopo, il 15 gennaio, invece, era stato il Liceo classico Tito Livio, di via Circo, a essere occupato. “Siamo qui per protestare, perché il governo non ci ha dato risposte ed è un anno che siamo in questa situazione. Ci sentiamo l’ultima ruota del carro e meritiamo maggiore rispetto. Servono più certezze per le riaperture, Noi vogliamo tornare a scuola, in una scuola sicura che ci garantisca delle sicurezze“, aveva spiegato in quell’occasione il rappresentante degli studenti, Pierluigi Maffi.
Scuola, indetta la “Giornata dell’orgoglio”
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Nel frattempo, sempre a Milano, l’Istituto di Istruzione Superiore L. Cremona ha istituito “La Giornata dell’Orgoglio della Scuola Pubblica“. Durante le ore di lezione i professori, insieme agli studenti, approfondiranno con testi e video tematiche sull’importanza della scuola. “È importante ribadire il ruolo fondamentale della scuola per lo sviluppo del Paese“, raccontano genitori e insegnanti riuniti in presidio, all’esterno dell’istituto scolastico milanese, proprio per riaffermare pubblicamente la centralità della scuola anche in questo periodo di pandemia.