Uno dei motivi principali per cui le iscrizioni non sono aumentate come sperato è la mancanza di informazioni dettagliate fornite alle famiglie riguardo alle materie specifiche e ai programmi formativi del liceo del Made in Italy
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Secondo il ministero dell’Istruzione, nel corso del 2025 le iscrizioni al liceo del Made in Italy dovrebbero aumentare di poche decine, segnando una crescita del 10% rispetto al 2024. Tuttavia, un’analisi più attenta rivela che questo aumento si traduce in un numero relativamente esiguo di nuovi studenti, che si aggira attorno alle 50 unità.
Il liceo del Made in Italy è stato introdotto nell’anno scolastico corrente con l’obiettivo di formare una nuova generazione di studenti competenti nella valorizzazione dei prodotti italiani, un patrimonio culturale e gastronomico di straordinaria importanza. Questo indirizzo scolastico non si limita a insegnare le tecniche di produzione, ma include anche la storia e la filosofia che si celano dietro ai prodotti tipici del nostro paese. L’intento è di contribuire alla diffusione della cultura del Made in Italy a livello globale. Tuttavia, le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, chiuse il 10 febbraio, mostrano un incremento modesto, con un totale di circa 550 studenti.
Un aumento marginale
Il Ministro Giuseppe Valditara ha cercato di presentare questo incremento come un segnale positivo in un panorama scolastico stagnante. Tuttavia, considerando le iscrizioni totali dell’anno scorso, l’aumento di circa 50 studenti risulta marginale, sufficiente per formare solo tre o quattro nuove classi a livello nazionale. Nel 2024, le iscrizioni al liceo del Made in Italy erano state di 375, con un’aggiunta di circa 100 iscrizioni cartacee nelle settimane successive. Questo scarso aumento sembra confermare le previsioni di scetticismo espresse da dirigenti scolastici di diverse regioni.
Le sfide del liceo del Made in Italy
Uno dei motivi principali per cui le iscrizioni non sono aumentate come sperato è la mancanza di informazioni dettagliate fornite alle famiglie riguardo alle materie specifiche e ai programmi formativi del liceo del Made in Italy. In un contesto educativo altamente competitivo, le famiglie tendono a scegliere percorsi già consolidati, come il classico o lo scientifico, piuttosto che avventurarsi in nuove opzioni che non hanno ancora dimostrato il loro valore aggiunto.
L’idea di un indirizzo legato al Made in Italy era stata fortemente promossa dal governo di Giorgia Meloni già nel 2022, con l’intento di valorizzare e proteggere il patrimonio culturale italiano. Nonostante la legge approvata nel giugno 2023, il liceo del Made in Italy si è rivelato essere una variante del liceo delle Scienze umane con “opzione economico sociale” (LES), già esistente dal 2010.
Questioni logistiche e socio-economiche
La scarsa adesione al nuovo indirizzo è stata evidenziata dai dati relativi alle richieste di attivazione delle classi. Lo scorso anno, 128 scuole avevano richiesto di attivare il liceo del Made in Italy, ma solo 92 hanno completato il processo di iscrizione. Ciò ha portato il Ministero dell’Istruzione a introdurre una deroga per la formazione delle classi, consentendo di istituire sezioni con un minimo di 17 studenti anziché 27, come previsto dalle normative nazionali.
Inoltre, il contesto socio-economico attuale gioca un ruolo cruciale nelle scelte delle famiglie. In un periodo di incertezze economiche, molti genitori preferiscono investire in percorsi tradizionali, che offrono maggiori opportunità lavorative e di carriera. Il liceo del Made in Italy non viene ancora visto come una scelta sicura e il governo potrebbe essere costretto a fare ulteriori campagne informative per cambiare questa percezione.