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Giulio Romani punta il dito sulla gestione fiscale da parte del Governo centrale. Nel corso della protesta delle principali sigle sindacali, il Segretario Confederale Cisl lancia un allarme direttamente da Palermo. “C’è un problema di equità fiscale che va risolto, ma c’è anche un bisogno di riformare completamente l’impianto fiscale del Paese. Anche solo per la sua complessità oltre che per la possibilità di non pagare le tasse attraverso elusione ed evasione. Il buco ammonta a 110 miliardi: vuol dire che rispetto alla parte di debito del Pnrr, avremmo potuto giocarci una partita sei volte superiore. Bisogna far ripartire anche l’economia attraverso i consumi, il che porterebbe anche alla crescita dei salari“.
Legge di bilancio, Romani: “Il Governo ci dia voce per il bene dei lavoratori”
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Giulio Romani si schiera al fianco dei lavoratori scesi a protestare nelle piazze di tutta Italia. Presente anche a Palermo, durante la manifestazione indetta da tutte le principali sigle sindacali per protestare contro la Legge di Bilancio. “Il Governo ha fatto dei passi in avanti nei nostri confronti, dandoci la voce in due tavoli già avviati. Crediamo che la nostra mobilitazione possa dare un contributo per ammodernare il Paese, per sostenere le riforme, impostare secondo priorità e urgenza una legge di Bilancio migliore di quella impostata in precedenza, in un equilibrio instabile tra diverse parti politiche. I lavoratori sostengono lo stato con l’86% dell’Irpef versata“.