C’è un concetto che Papa Francesco ha espresso con chiarezza in varie occasioni nell’arco del suo pontificato: gli animali non possono e non devono sostituire i figli. L’ha ricordato anche sul palco degli Stati Generali della Natalità, dove ha tenuto un discorso in presenza della premier Giorgia Meloni, che aveva parlato prima di lui. Aprendo il suo intervento, il Pontefice ha raccontato che in passato una donna sulla cinquantina gli aveva chiesto di benedire il suo bambino, riferendosi al cane che aveva nella borsa. “Non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora. Tanti bambini hanno fame e lei con il cagnolino… Queste sono scene del presente, ma se non stiamo attenti questo sarà il futuro”.
All’inizio di gennaio 2022, Papa Francesco aveva fatto indignare gli animalisti con un suo intervento sull’inverno demografico. “Oggi la gente non vuole avere figli, ma ha cani e gatti. Sì, cani e gatti occupano il posto dei figli. Sì, fa ridere, lo capisco, ma è la realtà e questo negare la maternità e la paternità ci diminuisce, ci toglie umanità e così la civiltà diventa più vecchia e senza umanità, perché si perde la ricchezza della paternità e della maternità e soffre la patria che non ha figli. E come diceva uno un po’ umoristicamente ‘adesso chi pagherà le tasse per la mia pensione se non ci sono figli?’ Rideva, ma è la verità”, aveva osservato Bergoglio in quell’occasione.
“Che brutto mettere sempre in alternativa umani e altri animali”, aveva osservato Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione (Lav). “Peraltro la maggior parte di cani e gatti vivono in famiglie con figli! E questo fa bene ai piccoli umani e ai quattro zampe, tanto più se adottati dalla strada o da un rifugio”, aveva aggiunto. Anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) si era fatta sentire: “Le coppie accolgono con amore anche le piccole vite, come fa ogni persona di buon cuore. Santità, guardi alla Chiesta che alleva eserciti di suore e preti votati alla non riproduzione e che in genere sono ostili agli animali!”.
Il 26 agosto 2022, in occasione della giornata mondiale del cane, Papa Francesco era tornato sull’argomento. “Qui è l’inverno demografico europeo, invece dei figli preferiscono avere cani e gatti, che è un po’ l’affetto programmato: io programmo l’affetto, mi danno l’affetto senza problemi. E se c’è dolore? Bè, c’è il medico veterinario che interviene, punto. E questa è una cosa brutta. Per favore, aiutate le famiglie ad avere dei figli. È un problema umano e anche un problema patriottico”. Anche in quell’occasione non si era fatta attendere la risposta dell’Enpa: “Non è la prima volta in cui Francesco contrappone gli animali ai figli. E sbaglia: come ha rivelato a maggio il Rapporto Eurispes 2022, a possedere animali di affezione in casa sono soprattutto le coppie con i figli con il 37,8%, seguite dalle famiglie monogenitori con figli con il 36,5%”.
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