La Sardegna è la prima in zona bianca, cosa si può fare da lunedì

Da lunedì primo marzo l’isola sarà la prima Regione d’Italia ad entrare in zona bianca. Dell’ordinanza del ministero della Salute ha già preso visione il presidente Christian Solinas. Lo stesso, in mattinata, era in videoconferenza con l’assessore della Sanità della Sardegna, Mario Nieddu, il ministro Roberto Speranza, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.

Adesso il presidente Solinas dovrà emanare un’ordinanza regionale per organizzare un piano di riaperture graduali e controllate, che andrà anche concordato con il Ministero e il comitato tecnico scientifico.

La zona bianca non è un “liberi tutti”

La zona bianca appena concessa alla Sardegna, infatti, non è un ritorno alla vita pre Covid. Per non incorrere in nuovi focolai, la situazione deve essere mantenuta sotto monitoraggio. Nonostante il dilagarsi di Sarà-Cov-2 appaia sotto controllo, il pericolo di possibili varianti nella Regione non è debellato.

La prudenza resta fondamentale sull’isola

Proprio in Sardegna infatti sono tre i focolai attivi al momento. La prudenza ha quindi obbligato i comuni de La Maddalena, Bono e San Teodoro (tutti in provincia di Sassari) a dichiararsi zona rossa”.

Inoltre, il 6 e 7 marzo, a Cagliari, è stato programmato uno screening di massa che coinvolgerà circa 80.000 abitanti del capoluogo.

Cosa si potrà fare in Sardegna da domani

Gli abitanti dell’isola comunque potranno ridurre al minimo le misure di contenimento imposte invece nel resto del Paese. L’uso della mascherina, il rispetto del distanziamento sociale e l’obbligo di sanificazione restano in vigore anche in Sardegna. La differenza sarà, invece, su orari e riaperture.

Bar e ristoranti, già riaperti anche nelle zone arancioni e gialle, ma con orari ridotti, potranno invece riaprire anche nella fascia serale. Per questo motivo, il coprifuoco notturno, pur rimanendo in vigore, dovrebbe slittare

Le riaperture per i luoghi della cultura o gli impianti sportivi dovranno tenere conto degli esiti del tavolo di monitoraggio tra Cts e Regione. Si procederà man mano con il via libera a piscine, palestre, cinema e teatri.

Il dpcm emanato dal governo Draghi, in vigore dal 6 marzo, prevede in ogni caso che fiere, congressi e discoteche restino chiuse. Anche in zona bianca.

Il certificato di vaccinazione in Sardegna

Ora che l’isola è in zona bianca, in Sardegna si pensa alla richiesta di una certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid. O comunque l’obbligo di effettuare un tampone prima dell’arrivo. Questa comunque resta un’ipotesi, discussa forse in un’ordinanza successiva.

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