[scJWP IdVideo=”fHpVab3e-Waf8YzTy”]
Alcune decine di cittadini ucraini residenti a Roma si sono riuniti davanti alla Farnesina per chiedere di attivare le missioni per far liberare i prigionieri di guerra, in particolar modo quelli reduci dalla battaglia dell’acciaieria Azovstal. “Chiediamo di organizzare dei corridoi umanitari e di autorizzare la visita della Croce Rossa nelle prigioni russe dove si trovano i prigionieri di guerra, sono passati 100 giorni e non sappiamo in che condizioni si trovano“, ha detto Oles Horodetskyy, presidente dell’associazione cristiana ucraini in Italia.
Tra i presenti anche Yana Berezina, sorella di uno dei militari di Azov prigionieri di guerra: “Non abbiamo molte informazioni, sappiamo solo che mio fratello è vivo. Sappiamo che i prigionieri patiscono la fame e vengono torturati. Da Azovstal sono stati catturati 2.500 prigionieri, ci sono anche le donne, nessuna è stata liberata“. Infine le parole di Arianna Soronevych: “Chiediamo un trattamento giusto per i prigionieri di guerra“.
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…