#IoApro, piccoli artigiani dicono no: “Urlo populista, serve ripartenza”

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Ormai siamo in una situazione fuori controllo. Le imprese di tutti i settori sono tutte in difficoltà, sia quelle aperte sia quelle chiuse. È un problema generalizzato che non richiede solo aperture, ma ripartenza. Un tema molto più complesso di un semplice urlo #IoApro“. Così Delio Zanzottera, segretario di Cna Piemonte, durante la protesta dei piccoli artigiani in piazza Castello a Torino.

Contro #IoApro: “No alle manifestazioni violente”

Per ripartenza si intende tutto – spiega quindi Zanzottera –. Si intende per esempio l’accelerazione della campagna vaccinale. Noi abbiamo firmato un protocollo nazionale e un protocollo regionale. Abbiamo messo a disposizione le strutture delle nostre imprese per poter effettuare i vaccini. In linea ovviamente con le politiche del ministero della Salute, ma all’interno di luoghi sicuri“. Un autentico aiuto alla comunità, insomma, contrapposto a chi sfida la legge come parte di coloro che aderiscono alla campagna #IoApro.

E proprio questo è un tema caro al segretario di Cna Piemonte: “Siamo assolutamente contrari a questo tipo di manifestazioni violente e, se posso permettermi, populiste – afferma infatti con una frecciata molto chiara a #IoApro –. Noi abbiamo la necessità di dimostrare la serietà dei nostri imprenditori. La stiamo dimostrando da un anno e mezzo. Lo dicevo prima: l’applicazione dei protocolli alla lettera, la spesa che è stata fatta dai nostri imprenditori rispetto ai decreti regionali. Quando sono stati erogati, li abbiamo investiti tutti, totalmente, in misure di sicurezza“.

Come le imprese vogliono contribuire alla vaccinazione

Il vaccinare all’interno delle aziende prevede l’utilizzo di protocolli molto particolari – aggiunge Zanzottera –. Le microimprese e le piccolissime imprese spesso non sono strutturate, perché al loro interno non hanno infermerie o spogliatoi. Quindi hanno meno possibilità rispetto alle grandi imprese per poter effettuare le vaccinazioni. Per questo motivo come associazioni di categoria mettiamo a disposizione i nostri centri di medicina del lavoro“. Un modo alternativo, e di grande utilità per la collettività, per reinterpretare quell’hashtag #IoApro che la sua associazione contesta.

Da questo punto di vista, ciò che Cna Piemonte si prefigge di fare è chiaro: “Noi siamo disponibili, e ci siamo resi disponibili anche per quanto riguarda l’aggiunta della spesa che va a cadere sull’imprenditore. Una parte viene pagata dallo Stato, il vaccino e gli strumenti. La messa a disposizione e il resto delle spese sono a carico degli imprenditori. Il vaccino resta l’unica modalità seria per ripartire, e ripartire in fretta“. Superando il concetto di #IoApro.

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