Indice Rt a 0,86: potrebbe essere l’ultima volta con questi criteri

L’atteso monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sulla pandemia di Coronavirus in Italia conferma la discesa dell’indice Rt e dell’incidenza dei casi positivi in rapporto alla popolazione. L’indicatore che misura la contagiosità dell’infezione arriva infatti a 0,86, in calo di 0,03 punti rispetto alla settimana precedente (0,89). L’incidenza, invece, cala a 96 casi su 100 mila abitanti, rispetto ai 123 casi della scorsa settimana.

Per quanto riguarda invece i ricoveri negli ospedali, scende il numero di regioni con un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o in area medica sopra la soglia critica. Lombardia e Toscana superano infatti il limite del 30% nei reparti di rianimazione, mentre la Calabria supera quello del 40% per i reparti di area medica. La scorsa settimana le regioni che andavano oltre l’asticella erano cinque. A livello nazionale, il tasso di occupazione in terapia intensiva si ferma al 23%, dunque sotto la soglia critica, con un calo dei pazienti ricoverati che passano da 2.423 (04/05/2021) a 2.056 (11/05/2021).

L’indice Rt è sotto la soglia dell’1 da più di un mese

Per quanto riguarda i nuovi colori (in attesa dei nuovi criteri per il calcolo di rischio), da lunedì 17 maggio l’Italia potrebbe non avere più zone arancioni. Il report dell’Iss dovrebbe sancire il passaggio in giallo per Sicilia e Sardegna, lasciando solo la Valle d’Aosta in bilico. Ieri il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha scritto una lettera al ministro della Salute, spiegando che l’indice Rt è sotto la soglia dell’1 da oltre un mese e l’incidenza dei nuovi casi è attorno a 150 su 100mila abitanti”. E per questo, secondo Lavevaz, la Regione meriterebbe di diventare gialla.

Le uniche regioni che, a ieri, avevano un’incidenza superiore ai 150 casi per 100mila abitanti (che probabilmente con i prossimi criteri sarà la soglia per finire in arancione) sono la Valle d’Aosta (165) e la Campania (sul filo a 153). Il resto delle regioni ha indicatori da zona gialla. Alcune hanno numeri addirittura da zona bianca: si tratta di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna che stanno registrando un’incidenza dei casi per 100mila abitanti sotto la soglia di 50. Numeri che però vanno confermati per tre settimane consecutive. Bisognerà dunque aspettare.

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