In bici da Londra per una promessa al padre morto di Coronavirus

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Ha pedalato undici ore al giorno, per sette giorni, per mantenere una promessa fatta al padre, deceduto nelle scorse settimane a causa del Coronavirus. E’ la commuovente e romantica storia di Stefano Mazzucchelli, un varesotto residente a Londra, arrivato ieri sera a Lonate Pozzolo, dopo aver percorso più di 1200 km in bicicletta.

Una promessa mantenuta nonostante la fatica

Stremato e con le lacrime agli occhi, al suo arrivo ha raccontato di come “abbia avuto caldo, sete e paura“, ma con il pensiero rivolto al padre sia “riuscito a compiere l’impresa“. Stefano aveva promesso al padre che, se fosse guarito dal Covid-19, avrebbe attraversato l’Europa con la sua bicicletta per venire a trovarlo. Carlo ha perso la battaglia contro il virus, ma la parola del figlio è stata mantenuta.

E’ stato emozionante, è stato duro mentalmente per la solitudine – spiega Stefano, stremato e con le lacrime agli occhi all’arrivo -. Ho fatto undici ore al giorno, ma l’ho fatto per papà. Senza sarebbe stata dura. Sono un po’ arrabbiato con lui perché non è voluto rimanere con me. Tutto questo l’ho fatto per lui, come un tributo e speriamo di riuscire anche l’anno prossimo e farla diventare una tradizione“.

Stefano, che vive a Londra, resterà in Italia per qualche giorno prima di tornare in Inghilterra. “Spero che mio padre sarebbe stato fiero di me per quello che ho fatto – racconta -. Mi è sempre stato vicino, ha sempre accettato e rispettato tutte le mie scelte e spero che avrebbe fatto lo stesso anche questa volta. I momenti più duri sono stati quelli della solitudine in Francia. Ho fatto chilometri e chilometri senza vedere anima viva, strade deserte in cui non c’era nessuno. Una media di dieci, undici ore al giorno. Mentalmente è stata dura. Ora mi fermo in Italia fino a domenica, ma già domani si esce in bici“, conclude Stefano.

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