Aveva 44 anni. Ha dedicato gran parte della sua carriera al giornalismo investigativo, con un focus particolare sulla criminalità organizzata
Ieri notte, la comunità giornalistica italiana ha subito una grave perdita con la morte di Fabio Postiglione, un talentuoso reporter del Corriere della Sera, che ha perso la vita in un tragico incidente stradale a Milano. Aveva solo 44 anni e una carriera brillante che lo aveva visto confrontarsi con tematiche difficili e delicate, come la criminalità organizzata, in particolare la camorra, che ha caratterizzato gran parte del suo lavoro. La sua morte rappresenta non solo la perdita di un professionista appassionato e dedicato, ma anche un’amara testimonianza dei pericoli che i giornalisti affrontano nel loro lavoro quotidiano.
La tragedia si è consumata mentre Postiglione stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Era alla guida del suo scooter sulla A51 quando, all’altezza di Cologno Sud, un’auto lo ha investito. Le prime ricostruzioni indicano che un van l’avrebbe colpito, facendogli perdere il controllo del mezzo e sbalzandolo contro il guard rail. In pochi minuti, sul luogo dell’incidente sono giunti i soccorsi, tra cui un’ambulanza e i Vigili del Fuoco, ma nonostante i tentativi di rianimarlo, le sue condizioni sono apparse subito disperate. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Raffaele, dove purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Il conducente del veicolo coinvolto nell’incidente è attualmente sotto indagine per omicidio stradale. Gli accertamenti preliminari hanno rivelato che l’uomo sarebbe risultato negativo all’alcol test, ma le indagini proseguono per chiarire la dinamica esatta dell’incidente. Questo tragico evento ha suscitato un’ondata di dolore e incredulità tra i colleghi di Fabio, che lo ricordano come un professionista di grande talento e coraggio.
Nato a Napoli, Fabio Postiglione ha dedicato gran parte della sua carriera al giornalismo investigativo, con un focus particolare sulla criminalità organizzata. Le sue inchieste sulla camorra non solo lo hanno reso un giornalista rispettato, ma lo hanno anche esposto a gravi rischi. In diverse occasioni, ha ricevuto minacce dai clan, a tal punto da dover essere messo sotto scorta per la sua sicurezza. Questo aspetto della sua vita professionale evidenzia il coraggio e la determinazione con cui affrontava la verità, anche di fronte a minacce personali.
Dal 2020, Postiglione lavorava per il Corriere della Sera, dove ha continuato a dimostrare le sue capacità di cronista, affrontando temi di rilevanza nazionale e locale. Prima di unirsi al prestigioso quotidiano milanese, aveva accumulato esperienza in altre testate, tra cui il Roma e il Corriere del Mezzogiorno, e aveva collaborato a lungo con l’Agi, l’Agenzia Giornalistica Italia. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno incessante per la verità e la giustizia, qualità che lo hanno reso un punto di riferimento per i colleghi e un esempio per le nuove generazioni di giornalisti.
La notizia della sua morte ha scosso non solo il mondo del giornalismo, ma anche la comunità più ampia, che ha riconosciuto il suo contributo alla lotta contro la criminalità organizzata. Gli amici e i colleghi lo ricordano come una persona entusiasta, sempre pronta a lanciarsi in nuove sfide e a raccontare storie che meritano di essere ascoltate. La sua passione per il giornalismo e il desiderio di fare la differenza nella società sono stati evidenti in ogni articolo che ha scritto e in ogni inchiesta che ha condotto.
Fabio Postiglione lascia la moglie, che anche lei è una giornalista di Mediaset, e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella vita di chi lo ha conosciuto e apprezzato. Il suo lavoro e il suo impegno per la verità continueranno a ispirare molti, e la sua memoria vivrà attraverso le storie che ha raccontato e il coraggio con cui ha affrontato le sfide della sua professione.
Il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025, Carlo Conti, ha espresso il proprio rammarico…
Le cause dell'incidente sono ancora sconosciute. Tra le ipotesi prese in considerazione c'è un errore…
Giorgia Meloni sotto indagine per la liberazione di Njeim Osama Elmasry. Scopri il ruolo del…
L'udienza pre dibattimentale è fissata per il 23 settembre e si svolgerà davanti al giudice…
Il primo viene punito con la reclusione fino a quattro anni, mentre il secondo prevede…
La vicenda che ha portato alla denuncia presentata da Li Gotti riguarda il rimpatrio del…