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Domenica di proteste contro il green pass in piazza dello Spirito Santo a Pistoia. Un centinaio di partecipanti ha manifestato contro lo strumento utilizzato dal Governo, mentre alcune donne hanno regalato dei fiori ai poliziotti.
Fra i presenti anche il dottor Loris De Simone. Il medico ha già ricevuto un richiamo dall’Ordine di categoria per le sue posizioni, ribadite ieri in piazza. “Il green pass non ha nessun significato sanitario – ha detto -. Il vaccinato può essere portatore sano del Covid”.
“Più che pensare a un green pass, si poteva fare subito la terza dose nelle persone più anziane – ha aggiunto De Simone -. Inutile vaccinare i bambini e donne in gravidanza. Il vaccino ha fatto la sua azione, sicuramente nel combattere la variante alfa più aggressiva sotto il profilo patogeno”.
E ancora: “Adesso abbiamo varianti che hanno una diffusione sette volte superiore a quella inglese, ma hanno una patogenicità decisamente inferiore e quindi i malati difficilmente hanno una forma molto grave”.
“Infatti da noi la rianimazione Covid è chiusa. Le persone hanno capito che bisogna curarsi da questa malattia – ha concluso De Simone -. Questo è stato il grosso errore fatto: non curarli i primi giorni della malattia”.
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Intanto, il giorno precedente, Milano è arrivata al 14esimo sabato consecutivo di corteo contro l’obbligo di certificazione verde. In piazza c’erano anche personaggi con posizioni politiche diametralmente opposte.
Da un lato l’ex brigatista rosso Maurizio Ferrari, 76 anni, membro del nucleo storico delle Br scarcerato nel 2004; dall’altro Alessandro Limido, 42, tra i fondatori e capo della Comunità militante dei Dodici Raggi, già sotto inchiesta per ricostituzione del partito fascista.
La polizia ha identificato e denunciato Ferrari insieme ad altre 73 persone che durante il corteo hanno cercato il confronto con gli agenti. Per loro le accuse sono manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.
Limido, invece, secondo la Questura sarebbe stato al centro di episodi di tensione di matrice neofascista ed è stato denunciato per apologia di fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Per lui e altri otto neonazisti di Do.Ra sono scattati anche i fogli di via per un anno e mezzo da Milano.
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“La gente come noi non molla mai”. È questo il coro che si elevato da piazzale Ugo La Malfa, a due passi dal Circo Massimo, a Roma, dove sabato si è tornati a manifestare contro l’obbligo di green pass.
A guidare il sit-in c’era l’attore Enrico Montesano che, dalle scalinate, ha affermato: “Vaccinati o non vaccinati siamo tutti uguali, basta con queste divisioni. Questa è una manifestazione pacifica. Parliamo di unità e un appello a tutti i leader dei gruppi e dei partiti nuovi che stanno nascendo e che non sono rappresentati in Parlamento”.
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